Chiamate dalle dirigenti comuniste e cattoliche, donne di casa, operaie e insegnanti, mezzadre e contadine varcano l'uscio domestico, lasciano l'aia, lacerano le fitte maglie del controllo familiare, si ritrovano nelle sedi dei circoli e delle sezioni, nei comitati che si appoggiano alle parrocchie. Luoghi da cui prende corpo la discussione ed il confronto e si attivano nuove strategie di intervento nel sociale. Uno slancio solidaristico, che trova espressione in grandi e piccole iniziative, nel quale si rintracciano le origini e gli sviluppi dell'Unione donne italiane e del Centro italiano femminile, le due associazioni che con la loro elaborazione e le loro pratiche politiche marcarono il tessuto sociale dell'Italia repubblicana. Nel quadro di un'ampia periodizzazione volta a rintracciare continuità e rotture, ma anche al fine di cogliere le ascendenze politiche e culturali delle dirigenti e delle militanti, Patrizia Gabrielli non trascura le differenti forme del dissenso antifascista. Attraverso la documentazione inedita degli archivi dell'Udi, del Cif e del Pci, la stampa coeva e le testimonianze, l'autrice ripercorre, quindi, una fase storica densa di eventi e di rilevanti processi di trasformazione, fase in cui si definiscono l'assetto istituzionale, le forme di una nuova convivenza societaria e le donne si fanno propositrici di un nuovo modello di stato e di cittadinanza
Gabrielli, P. (2000). "IL CLUB DELLE VIRTUOSE". UDI E CIF NELLE MARCHE DALL'ANTIFASCISMO ALLA GUERRA FREDDA. ANCONA : IL LAVORO EDITORIALE.
"IL CLUB DELLE VIRTUOSE". UDI E CIF NELLE MARCHE DALL'ANTIFASCISMO ALLA GUERRA FREDDA
GABRIELLI, PATRIZIA
2000-01-01
Abstract
Chiamate dalle dirigenti comuniste e cattoliche, donne di casa, operaie e insegnanti, mezzadre e contadine varcano l'uscio domestico, lasciano l'aia, lacerano le fitte maglie del controllo familiare, si ritrovano nelle sedi dei circoli e delle sezioni, nei comitati che si appoggiano alle parrocchie. Luoghi da cui prende corpo la discussione ed il confronto e si attivano nuove strategie di intervento nel sociale. Uno slancio solidaristico, che trova espressione in grandi e piccole iniziative, nel quale si rintracciano le origini e gli sviluppi dell'Unione donne italiane e del Centro italiano femminile, le due associazioni che con la loro elaborazione e le loro pratiche politiche marcarono il tessuto sociale dell'Italia repubblicana. Nel quadro di un'ampia periodizzazione volta a rintracciare continuità e rotture, ma anche al fine di cogliere le ascendenze politiche e culturali delle dirigenti e delle militanti, Patrizia Gabrielli non trascura le differenti forme del dissenso antifascista. Attraverso la documentazione inedita degli archivi dell'Udi, del Cif e del Pci, la stampa coeva e le testimonianze, l'autrice ripercorre, quindi, una fase storica densa di eventi e di rilevanti processi di trasformazione, fase in cui si definiscono l'assetto istituzionale, le forme di una nuova convivenza societaria e le donne si fanno propositrici di un nuovo modello di stato e di cittadinanzaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/22793
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