Il saggio considera alcuni recenti contributi nazionali e internazionali che hanno posto particolare attenzione alle ricadute formative connesse all’utilizzo di approcci “riflessivi” nei contesti educativi. Si impegna a tracciare le linee essenziali del dibattito attuale sul dispositivo della riflessività e a tematizzare alcune logiche di progettazione delle pratiche educative valutabili come promettenti e funzionali allo sviluppo professionale dei singolo insegnante e delle comunità professionali. Il contributo condivide l’assunto secondo il quale nei contesti lavorativi, nella scuola come in altre organizzazioni, è possibile attivare e sostenere processi di apprendimento e costruzione della conoscenza attraverso tecnologie riflessive e partecipative. Sono chiamati in causa così i costrutti di “pratica”, “comunità di pratica professionale”, “apprendimento trasformativo” e “riflessività”. L’analisi è mossa dalla constatazione che il professionista dell’educazione scolastica non troppo spesso fa pratica di intelligenza riflessiva e utilizza teorie e tecniche fondate sulla ricerca. In risposta a questo problema l’insegnante è proposto come un ricercatore operante nel contesto della pratica, un attore che costruisce conoscenza situata e contestuale, un soggetto epistemico.
Fabbri, L. (2008). Nuove narrative professionali. La svolta riflessiva. In L'insegnante riflessivo. Coltivazione e trasformazione delle pratiche professionali (pp. 15-66). MILANO : FrancoAngeli.
Nuove narrative professionali. La svolta riflessiva
FABBRI, LORETTA
2008-01-01
Abstract
Il saggio considera alcuni recenti contributi nazionali e internazionali che hanno posto particolare attenzione alle ricadute formative connesse all’utilizzo di approcci “riflessivi” nei contesti educativi. Si impegna a tracciare le linee essenziali del dibattito attuale sul dispositivo della riflessività e a tematizzare alcune logiche di progettazione delle pratiche educative valutabili come promettenti e funzionali allo sviluppo professionale dei singolo insegnante e delle comunità professionali. Il contributo condivide l’assunto secondo il quale nei contesti lavorativi, nella scuola come in altre organizzazioni, è possibile attivare e sostenere processi di apprendimento e costruzione della conoscenza attraverso tecnologie riflessive e partecipative. Sono chiamati in causa così i costrutti di “pratica”, “comunità di pratica professionale”, “apprendimento trasformativo” e “riflessività”. L’analisi è mossa dalla constatazione che il professionista dell’educazione scolastica non troppo spesso fa pratica di intelligenza riflessiva e utilizza teorie e tecniche fondate sulla ricerca. In risposta a questo problema l’insegnante è proposto come un ricercatore operante nel contesto della pratica, un attore che costruisce conoscenza situata e contestuale, un soggetto epistemico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/22694
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