Il naturalismo è un'avanguardia letteraria: nasce dal rifiuto delle convenzioni romantiche e apre la strada al moderno. Il verismo si sviluppa in costante dialogo con i suoi modelli francesi. Tutti i romanzi del secondo Ottocento si nutrono del discorso sociale della loro epoca: si fondano sui saperi scientifici, sulle certezze ideologiche, sulle pratiche antropologiche, sugli stereotipi culturali dominanti; e nei casi migliori li revocano in dubbio, li relativizzano in una polifonia aporetica, fino a decostruirne l'attendibilità. Da questi presupposti, tutt'altro che scontati, prendono avvio le indagini presentate in questo volume: sul rapporto fra Verga e Flaubert; sul problema del finale narrativo; sulla rappresentazione della morte e della follia; sull'oscillazione fra il 'normale' e il patologico, fra la media e l'eccezione; sul concetto di tipo; sul nesso fra romanzo naturalista e romanzo storico; sui conflitti generazionali nella narrativa verista; sull'impatto della moderna tecnologia; sul denaro in letteratura. Sono problematiche strettamente legate e di importanza decisiva: affrontarle analiticamente significa anche delineare un quadro d'insieme del naturalismo europeo, mettendo a frutto le suggestioni della critica tematica e lo studio delle tecniche narrative, l'analisi dei discorsi sociali e la storia dei generi letterari; e permette di proporre un'interpretazione complessa e originale di alcune pagine famose dei capolavori naturalisti, dall'Assommoir a Mastro don Gesualdo, dai Viceré a Germinal. Indice del volume: Parte I. Il finale, la morte: 1. Verga e i "cavoli" di Flaubert. una lettera del 1874 e la logica del naturalismo, 2. L'ultima parola al becchino. Sulla rappresentazione della morte nella narrativa naturalista e verista, 3. Il flaneur nella città dei morti. Cimiteri naturalisti; Parte II. Il dramma, la follia: 1. La norma e l'eccezione. Il tipo, il dramma, la follia e altri problemi dell'estetica naturalista, 2. "No, niente dramma". Il delirio di Coupeau e il finale dell'Assomoir, 3. Archeologia di una "casa di vetro". Su Zola e la follia; Parte III. Generi e temi: "Se imbroglio un po'". Zola e il romanzo storico; 2. De Roberto e la coazione di Malpelo. Narrazioni familiari dal verismo al modernismo, 3. Il luddista. Dal 'romanzo industriale' inglese a Germinal; Appendice: I. I soldi e la trama. Da Balzac a Zola; II. Esibire o nascondere? Noterella sui vestiti dei personaggi.

Pellini, P. (2004). In una casa di vetro. Generi e temi del naturalismo europeo. FIRENZE : Le Monnier.

In una casa di vetro. Generi e temi del naturalismo europeo

PELLINI, PIERLUIGI
2004-01-01

Abstract

Il naturalismo è un'avanguardia letteraria: nasce dal rifiuto delle convenzioni romantiche e apre la strada al moderno. Il verismo si sviluppa in costante dialogo con i suoi modelli francesi. Tutti i romanzi del secondo Ottocento si nutrono del discorso sociale della loro epoca: si fondano sui saperi scientifici, sulle certezze ideologiche, sulle pratiche antropologiche, sugli stereotipi culturali dominanti; e nei casi migliori li revocano in dubbio, li relativizzano in una polifonia aporetica, fino a decostruirne l'attendibilità. Da questi presupposti, tutt'altro che scontati, prendono avvio le indagini presentate in questo volume: sul rapporto fra Verga e Flaubert; sul problema del finale narrativo; sulla rappresentazione della morte e della follia; sull'oscillazione fra il 'normale' e il patologico, fra la media e l'eccezione; sul concetto di tipo; sul nesso fra romanzo naturalista e romanzo storico; sui conflitti generazionali nella narrativa verista; sull'impatto della moderna tecnologia; sul denaro in letteratura. Sono problematiche strettamente legate e di importanza decisiva: affrontarle analiticamente significa anche delineare un quadro d'insieme del naturalismo europeo, mettendo a frutto le suggestioni della critica tematica e lo studio delle tecniche narrative, l'analisi dei discorsi sociali e la storia dei generi letterari; e permette di proporre un'interpretazione complessa e originale di alcune pagine famose dei capolavori naturalisti, dall'Assommoir a Mastro don Gesualdo, dai Viceré a Germinal. Indice del volume: Parte I. Il finale, la morte: 1. Verga e i "cavoli" di Flaubert. una lettera del 1874 e la logica del naturalismo, 2. L'ultima parola al becchino. Sulla rappresentazione della morte nella narrativa naturalista e verista, 3. Il flaneur nella città dei morti. Cimiteri naturalisti; Parte II. Il dramma, la follia: 1. La norma e l'eccezione. Il tipo, il dramma, la follia e altri problemi dell'estetica naturalista, 2. "No, niente dramma". Il delirio di Coupeau e il finale dell'Assomoir, 3. Archeologia di una "casa di vetro". Su Zola e la follia; Parte III. Generi e temi: "Se imbroglio un po'". Zola e il romanzo storico; 2. De Roberto e la coazione di Malpelo. Narrazioni familiari dal verismo al modernismo, 3. Il luddista. Dal 'romanzo industriale' inglese a Germinal; Appendice: I. I soldi e la trama. Da Balzac a Zola; II. Esibire o nascondere? Noterella sui vestiti dei personaggi.
2004
9788800860802
Pellini, P. (2004). In una casa di vetro. Generi e temi del naturalismo europeo. FIRENZE : Le Monnier.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/21458
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