Sul presupposto della necessità, oggi particolarmente avvertita, di una razionalizzazione dei termini e degli aspetti di regolazione dell'apparato di tutela antidiscriminatoria, viene condotta una preliminare indagine sul principio di eguaglianza ed il suo combinarsi con quello di giustizia e libertà, così da non tralasciare i presupposti logici, ma anche le ragioni pre-giuridiche, alla base dell'attuale configurazione delle norme antidiscriminatorie, sia sul piano nazionale che europeo. Nell'opera di ricostruzione del principi di eguaglianza e nella sua sistematizzazione all'interno dell'apparato normativo esistente (giudiziario e legislativo), si ricerca principalmente il valore semantico della normativa antidiscriminatoria e paritaria. Ciò anche in ragione della convinzione, da un lato, che un dibattito sugli aspetti regolativi non possa prescindere da un prudenziale e preventivo esame dei concetti impiegati nel loro significato più stretto ed immediato e, dall'altro, che l'intero apparato di lotta alle discriminazioni oggi approntato nei due contesti anzidetti (italiano e dell'UE), vada letto, interpretato ed impiegato nella più ampia prospettiva di ricomposizione logico-giuridica modulata dei principi.
Lazzeroni, L. (2011). Eguaglianza, lavoro, regole di parificazione. Linguaggi e percorsi normativi. TORINO : Giappichelli Editore.
Eguaglianza, lavoro, regole di parificazione. Linguaggi e percorsi normativi
LAZZERONI, LARA
2011-01-01
Abstract
Sul presupposto della necessità, oggi particolarmente avvertita, di una razionalizzazione dei termini e degli aspetti di regolazione dell'apparato di tutela antidiscriminatoria, viene condotta una preliminare indagine sul principio di eguaglianza ed il suo combinarsi con quello di giustizia e libertà, così da non tralasciare i presupposti logici, ma anche le ragioni pre-giuridiche, alla base dell'attuale configurazione delle norme antidiscriminatorie, sia sul piano nazionale che europeo. Nell'opera di ricostruzione del principi di eguaglianza e nella sua sistematizzazione all'interno dell'apparato normativo esistente (giudiziario e legislativo), si ricerca principalmente il valore semantico della normativa antidiscriminatoria e paritaria. Ciò anche in ragione della convinzione, da un lato, che un dibattito sugli aspetti regolativi non possa prescindere da un prudenziale e preventivo esame dei concetti impiegati nel loro significato più stretto ed immediato e, dall'altro, che l'intero apparato di lotta alle discriminazioni oggi approntato nei due contesti anzidetti (italiano e dell'UE), vada letto, interpretato ed impiegato nella più ampia prospettiva di ricomposizione logico-giuridica modulata dei principi.File | Dimensione | Formato | |
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