La presente monografia affronta per la prima volta sul piano teorico-concettuale, filologico-critico e storico-politico, ed in chiave comparativa internazionale, i seguenti, cruciali quesiti: esiste una teoria della classe dominante nella 'Staatslehre' tedesca degli ultimi decenni dell’Ottocento e del primo Novecento? E se esiste, quale ruolo specifico vi occupa l’aristocrazia politico-culturale dei 'Gelehrte'? E a quali formule di legittimazione ricorrono i principali scrittori dell’epoca per enfatizzare la specifica missione scientifico-culturale ed il primato etico-politico di tale 'élite' più ristretta, caratterizzata da una peculiare formazione intellettuale e professionale, e da attitudini morali e vocazionali tipiche? Partendo dalla lezione retrospettiva di Friedrich Meinecke del 1922, l’A. ricostruisce tale complessa problematica – singolarmente trascurata nella letteratura scientifica specializzata internazionale – esaminando nella prima parte il pensiero politico di Heinrich Gotthard von Treitschke e di Gustav Schmoller, due tra i capiscuola più rilevanti della dottrina dello Stato nel Kaiserreich bismarckiano-guglielmino (1871-1918), e mettendovi, poi, a confronto, nella seconda parte, le elaborazioni di due esponenti del coevo movimento socialista tedesco del calibro di Karl Kautsky e Eduard Bernstein. Scopo del volume, stimolato negli ultimi anni anche dall’attività di ricerca del Laboratorio Nazionale di Studi sulla Teoria della Classe Politica "Mario Delle Piane" di Siena tra il 1996 e il 2007, è la messa a fuoco teorico-analitica e la ricognizione storico-critica sia nella dimensione ‘sincronica’ – il raffronto tra le concezioni elaborate da Rudolf Gneist e da Treitschke, da Schmoller e da Gustav Cohn, da Kautsky e da Gaetano Mosca, da Bernstein e da Friedrich Naumann –, sia in quella ‘diacronica’, in rapporto, cioè, agli scrittori politici della generazione successiva, da Max Weber a Robert Michels, a Otto Hintze, a Hans Kelsen.
Amato, S. (2008). Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco. Firenze : Olschki.
Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco
AMATO, SERGIO
2008-01-01
Abstract
La presente monografia affronta per la prima volta sul piano teorico-concettuale, filologico-critico e storico-politico, ed in chiave comparativa internazionale, i seguenti, cruciali quesiti: esiste una teoria della classe dominante nella 'Staatslehre' tedesca degli ultimi decenni dell’Ottocento e del primo Novecento? E se esiste, quale ruolo specifico vi occupa l’aristocrazia politico-culturale dei 'Gelehrte'? E a quali formule di legittimazione ricorrono i principali scrittori dell’epoca per enfatizzare la specifica missione scientifico-culturale ed il primato etico-politico di tale 'élite' più ristretta, caratterizzata da una peculiare formazione intellettuale e professionale, e da attitudini morali e vocazionali tipiche? Partendo dalla lezione retrospettiva di Friedrich Meinecke del 1922, l’A. ricostruisce tale complessa problematica – singolarmente trascurata nella letteratura scientifica specializzata internazionale – esaminando nella prima parte il pensiero politico di Heinrich Gotthard von Treitschke e di Gustav Schmoller, due tra i capiscuola più rilevanti della dottrina dello Stato nel Kaiserreich bismarckiano-guglielmino (1871-1918), e mettendovi, poi, a confronto, nella seconda parte, le elaborazioni di due esponenti del coevo movimento socialista tedesco del calibro di Karl Kautsky e Eduard Bernstein. Scopo del volume, stimolato negli ultimi anni anche dall’attività di ricerca del Laboratorio Nazionale di Studi sulla Teoria della Classe Politica "Mario Delle Piane" di Siena tra il 1996 e il 2007, è la messa a fuoco teorico-analitica e la ricognizione storico-critica sia nella dimensione ‘sincronica’ – il raffronto tra le concezioni elaborate da Rudolf Gneist e da Treitschke, da Schmoller e da Gustav Cohn, da Kautsky e da Gaetano Mosca, da Bernstein e da Friedrich Naumann –, sia in quella ‘diacronica’, in rapporto, cioè, agli scrittori politici della generazione successiva, da Max Weber a Robert Michels, a Otto Hintze, a Hans Kelsen.File | Dimensione | Formato | |
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