Il decennio che va dalla prima guerra mondiale alla definitiva affermazione del fascismo corrisponde, nella storia della narrativa italiana, a quello che l'Autore del presente volume propone di chiamare realismo modernista. È una tendenza che nasce insieme al progressivo esaurimento della spinta propulsiva delle avanguardie, cioè verso la metà degli anni dieci, per concludersi intorno al 1925. I narratori più rappresentativi del realismo modernista sono Pirandello, Tozzi e Svevo. A loro si devono innanzi tutto la ricostruzione e il rinnovamento di due generi - la novella e il romanzo - messi al bando dalle avanguardie primonovecentesche. Tozzi esordisce nel genere romanzo nel 1919 con Con gli occhi chiusi che, insieme alla Coscienza di Zeno, è il grande capolavoro del realismo modernista. Nonostante le diverse formazioni culturali, tutti e tre gli autori sono impegnati nello stesso progetto: ridare senso alla forma-romanzo (e alla forma-novella), facendone lo strumento di rappresentazione dei conflitti della modernità, del nuovo rapporto tra io e mondo, delle angosce del presente. E l'autore senese è quello che incarna più pienamente lo spirito autentico del realismo modernista: lo incarna tanto come romanziere quanto come autore di novelle, un genere al quale, a partire anche in questo caso dagli anni della guerra, Tozzi ha dato un gran numero di piccoli capolavori ancora poco conosciuti; capolavori paragonabili per forza espressiva ai più celebrati racconti di Pirandello, ma di quelli tanto più amari e desolati. Sommario: Introduzione. Tozzi e il realismo modernista - Cap. I Con gli occhi chiusi o la mimesi del desiderio - Cap. II Crisi del bildungsroman e realismo modernista - Cap. III. Procedimenti analogici e “correlativo oggettivo” nelle descrizioni tozziane - Cap. IV Un giornale letterario. Tozzi, Pirandello e il «Messaggero della domenica» - Cap. V L'epica del casuale: Tozzi, Pirandello e la poetica della novella moderna - Cap. VI Il punto su Tozzi (1990-2000) - Indice dei nomi.
Castellana, R. (2009). Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi. PISA - ROMA : Fabrizio Serra Editore.
Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi
CASTELLANA, RICCARDO
2009-01-01
Abstract
Il decennio che va dalla prima guerra mondiale alla definitiva affermazione del fascismo corrisponde, nella storia della narrativa italiana, a quello che l'Autore del presente volume propone di chiamare realismo modernista. È una tendenza che nasce insieme al progressivo esaurimento della spinta propulsiva delle avanguardie, cioè verso la metà degli anni dieci, per concludersi intorno al 1925. I narratori più rappresentativi del realismo modernista sono Pirandello, Tozzi e Svevo. A loro si devono innanzi tutto la ricostruzione e il rinnovamento di due generi - la novella e il romanzo - messi al bando dalle avanguardie primonovecentesche. Tozzi esordisce nel genere romanzo nel 1919 con Con gli occhi chiusi che, insieme alla Coscienza di Zeno, è il grande capolavoro del realismo modernista. Nonostante le diverse formazioni culturali, tutti e tre gli autori sono impegnati nello stesso progetto: ridare senso alla forma-romanzo (e alla forma-novella), facendone lo strumento di rappresentazione dei conflitti della modernità, del nuovo rapporto tra io e mondo, delle angosce del presente. E l'autore senese è quello che incarna più pienamente lo spirito autentico del realismo modernista: lo incarna tanto come romanziere quanto come autore di novelle, un genere al quale, a partire anche in questo caso dagli anni della guerra, Tozzi ha dato un gran numero di piccoli capolavori ancora poco conosciuti; capolavori paragonabili per forza espressiva ai più celebrati racconti di Pirandello, ma di quelli tanto più amari e desolati. Sommario: Introduzione. Tozzi e il realismo modernista - Cap. I Con gli occhi chiusi o la mimesi del desiderio - Cap. II Crisi del bildungsroman e realismo modernista - Cap. III. Procedimenti analogici e “correlativo oggettivo” nelle descrizioni tozziane - Cap. IV Un giornale letterario. Tozzi, Pirandello e il «Messaggero della domenica» - Cap. V L'epica del casuale: Tozzi, Pirandello e la poetica della novella moderna - Cap. VI Il punto su Tozzi (1990-2000) - Indice dei nomi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Parole_cose_persone.pdf
non disponibili
Tipologia:
Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
7.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/16333
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo