La Breve storia di Grosseto delinea un rapido percorso di storia del territorio e dell’insediamento a partire dall’età antica per giungere alle soglie del ‘900. Sorta dalle ceneri di Roselle nei secoli della lunga transizione del mondo antico, nell’epoca dei castelli e dei paesaggi alto-medievali, Grosseto raggiungerà la dignitas di città nel 1138 con la traslazione della sede vescovile rosellana nel quadro di un vero e proprio passaggio di consegne. La grande espansione duecentesca, il forte riassetto della civitas grossetana, il ruolo di centro politico-amministrativo per gran parte della Maremma, vengono realizzandosi nel contesto della signoria territoriale della famiglia degli Aldobrandeschi. Il declino del potere signorile e soprattutto la forte espansione verso la Toscana meridionale della repubblica di Siena, fecero sì che l’importante centro di Grosseto fra la fine del ‘200 e la prima metà del ‘300, dopo le alterne vicende dei conflitti militari che sconvolsero anche la Marittima, entrasse progressivamente nell’orbita del potere senese per essere definitivamente assoggettato nei decenni centrali del ‘300. La conquista senese e la sottomissione alla repubblica significarono per Grosseto un periodo di evidente declino economico, sociale e demografico, particolarmente grave nel corso del XV secolo, dal quale la città avrà difficoltà a riprendersi. Il crollo della repubblica senese dopo il grave conflitto franco-spagnolo di metà ‘500, che avrà in Maremma uno dei suoi scacchieri principali, porterà alla nuova dominazione medicea e all’inserimento del territorio nel contesto dello stato regionale. La nuova famiglia dominante, a partire da Cosimo I, operò scelte precise nei confronti della città e del territorio, facendone uno dei capisaldi più importanti nel quadro del sistema difensivo dello stato senese e delle coste toscane ridisegnando completamente l’assetto urbanistico della città. Furono potenziate alcune attività economiche di primaria importanza per tutta la regione come la produzione del sale, dei cereali e del legname, così come le attività legate all’allevamento del bestiame; infine fu sede dei primi tentativi di bonifica della pianura circostante la palude del Lago di Castiglioni e la foce di Ombrone. Dopo il declino economico e demografico del “lungo Seicento”, queste caratteristiche della città verranno accentuandosi e potenziandosi, dopo la svolta di metà Settecento che durerà con alterne vicende fin oltre la metà dell'Ottocento, sotto la nuova dinastia degli Asburgo Lorena, conservando l’importante ruolo di capitale provinciale, al centro delle vicende del grande sogno della bonifica maremmana e del ‘risorgimento’ del territorio

Zagli, A. (2007). Breve storia di Grosseto. PISA : Pacini.

Breve storia di Grosseto

ZAGLI, ANDREA
2007-01-01

Abstract

La Breve storia di Grosseto delinea un rapido percorso di storia del territorio e dell’insediamento a partire dall’età antica per giungere alle soglie del ‘900. Sorta dalle ceneri di Roselle nei secoli della lunga transizione del mondo antico, nell’epoca dei castelli e dei paesaggi alto-medievali, Grosseto raggiungerà la dignitas di città nel 1138 con la traslazione della sede vescovile rosellana nel quadro di un vero e proprio passaggio di consegne. La grande espansione duecentesca, il forte riassetto della civitas grossetana, il ruolo di centro politico-amministrativo per gran parte della Maremma, vengono realizzandosi nel contesto della signoria territoriale della famiglia degli Aldobrandeschi. Il declino del potere signorile e soprattutto la forte espansione verso la Toscana meridionale della repubblica di Siena, fecero sì che l’importante centro di Grosseto fra la fine del ‘200 e la prima metà del ‘300, dopo le alterne vicende dei conflitti militari che sconvolsero anche la Marittima, entrasse progressivamente nell’orbita del potere senese per essere definitivamente assoggettato nei decenni centrali del ‘300. La conquista senese e la sottomissione alla repubblica significarono per Grosseto un periodo di evidente declino economico, sociale e demografico, particolarmente grave nel corso del XV secolo, dal quale la città avrà difficoltà a riprendersi. Il crollo della repubblica senese dopo il grave conflitto franco-spagnolo di metà ‘500, che avrà in Maremma uno dei suoi scacchieri principali, porterà alla nuova dominazione medicea e all’inserimento del territorio nel contesto dello stato regionale. La nuova famiglia dominante, a partire da Cosimo I, operò scelte precise nei confronti della città e del territorio, facendone uno dei capisaldi più importanti nel quadro del sistema difensivo dello stato senese e delle coste toscane ridisegnando completamente l’assetto urbanistico della città. Furono potenziate alcune attività economiche di primaria importanza per tutta la regione come la produzione del sale, dei cereali e del legname, così come le attività legate all’allevamento del bestiame; infine fu sede dei primi tentativi di bonifica della pianura circostante la palude del Lago di Castiglioni e la foce di Ombrone. Dopo il declino economico e demografico del “lungo Seicento”, queste caratteristiche della città verranno accentuandosi e potenziandosi, dopo la svolta di metà Settecento che durerà con alterne vicende fin oltre la metà dell'Ottocento, sotto la nuova dinastia degli Asburgo Lorena, conservando l’importante ruolo di capitale provinciale, al centro delle vicende del grande sogno della bonifica maremmana e del ‘risorgimento’ del territorio
2007
9781397888778
Zagli, A. (2007). Breve storia di Grosseto. PISA : Pacini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/16275