Geografia verde si ispira al colore della vita sulla Terra, al colore delle innovazioni che rendono le attività produttive meno dannose per l’ambiente, al colore degli spazi ideali che l’uomo ricerca e preserva. Il testo si propone di valutare come l’emergente questione ambientale e i cambiamenti paradigmatici che ne sono derivati siano stati assorbiti ed elaborati nell’ambito della geografia. Se il panorama dell’indagine geografica attuale è segnato da una molteplicità di approcci e metodi, da una frammentazione forte che rende difficile individuare un paradigma leader, è comunque vero che le problematiche ambientali costituiscono una sorta di filo rosso che attraversa ogni questione: dall’analisi urbana alla localizzazione delle imprese, alle comunicazioni, alla fruizione delle risorse culturali, all’uso del suolo, allo spazio vissuto. Il volume affronta il processo di formazione del linguaggio della sostenibilità, tra gli anni Sessanta e Settanta, attraverso l’analisi di alcune opere chiave che hanno introdotto nuove metafore, nuovi valori (impatto, limite, scarsità della risorsa, resilienza, ecc.) e posto le basi dei principi del “pensiero sostenibile”. L’introduzione e la revisione dei valori pongono questioni di misurazione e rappresentazione, argomenti che il volume affronta, in una prospettiva geografica, attraverso l’evoluzione degli indicatori e dei modelli utilizzati che, dalla valutazione delle esternalità negative, passano ad analizzare, in un’ottica sistemica, il complesso rapporto tra uomo e risorse. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale il tema delle risorse. I cambiamenti in atto in relazione a questo tema vengono affrontati considerando la risposta dei settori produttivi in termini di innovazioni e di nuove attività favorite dalla considerazione delle problematiche ambientali. In particolare si analizza il settore primario, che sembra avviarsi verso una fase di rivalorizzazione grazie alle agricolture eco-compatibili, ovvero alla diffusione delle colture energetiche e di nuove modalità di svago. Il volume si conclude con un’originale verifica empirica, relativa all’ambito regionale della Toscana, dedicata ai territori della sostenibilità e a nuove forme di competitività territoriale. La ricerca individua ambiti con caratteristiche diverse: quelli degradati o “feriti”, quelli produttori di inquinamento, quelli della deriva ambientale,cioè che subiscono senza aver prodotto inquinamento, e quelli virtuosi,dove si sono diffuse innovazioni sia tecnologiche che normative volte a promuovere forme di sviluppo sostenibili.
Capineri, C. (2009). Geografia verde. Linguaggi,misure e rappresentazioni. MILANO : Franco Angeli.
Geografia verde. Linguaggi,misure e rappresentazioni
CAPINERI, CRISTINA
2009-01-01
Abstract
Geografia verde si ispira al colore della vita sulla Terra, al colore delle innovazioni che rendono le attività produttive meno dannose per l’ambiente, al colore degli spazi ideali che l’uomo ricerca e preserva. Il testo si propone di valutare come l’emergente questione ambientale e i cambiamenti paradigmatici che ne sono derivati siano stati assorbiti ed elaborati nell’ambito della geografia. Se il panorama dell’indagine geografica attuale è segnato da una molteplicità di approcci e metodi, da una frammentazione forte che rende difficile individuare un paradigma leader, è comunque vero che le problematiche ambientali costituiscono una sorta di filo rosso che attraversa ogni questione: dall’analisi urbana alla localizzazione delle imprese, alle comunicazioni, alla fruizione delle risorse culturali, all’uso del suolo, allo spazio vissuto. Il volume affronta il processo di formazione del linguaggio della sostenibilità, tra gli anni Sessanta e Settanta, attraverso l’analisi di alcune opere chiave che hanno introdotto nuove metafore, nuovi valori (impatto, limite, scarsità della risorsa, resilienza, ecc.) e posto le basi dei principi del “pensiero sostenibile”. L’introduzione e la revisione dei valori pongono questioni di misurazione e rappresentazione, argomenti che il volume affronta, in una prospettiva geografica, attraverso l’evoluzione degli indicatori e dei modelli utilizzati che, dalla valutazione delle esternalità negative, passano ad analizzare, in un’ottica sistemica, il complesso rapporto tra uomo e risorse. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale il tema delle risorse. I cambiamenti in atto in relazione a questo tema vengono affrontati considerando la risposta dei settori produttivi in termini di innovazioni e di nuove attività favorite dalla considerazione delle problematiche ambientali. In particolare si analizza il settore primario, che sembra avviarsi verso una fase di rivalorizzazione grazie alle agricolture eco-compatibili, ovvero alla diffusione delle colture energetiche e di nuove modalità di svago. Il volume si conclude con un’originale verifica empirica, relativa all’ambito regionale della Toscana, dedicata ai territori della sostenibilità e a nuove forme di competitività territoriale. La ricerca individua ambiti con caratteristiche diverse: quelli degradati o “feriti”, quelli produttori di inquinamento, quelli della deriva ambientale,cioè che subiscono senza aver prodotto inquinamento, e quelli virtuosi,dove si sono diffuse innovazioni sia tecnologiche che normative volte a promuovere forme di sviluppo sostenibili.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Geografia verde.pdf
non disponibili
Tipologia:
Pre-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
3.51 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.51 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Geografia verde copertina.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
428.44 kB
Formato
Adobe PDF
|
428.44 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/16208
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo