Il saggio inizia mettendo in evidenza alcune caratteristiche dell'olismo contemporaneo, tra cui principalmente il tentativo di correggere la deriva meccanicistica e riduzionistica della scienza cosiddetta ufficiale e la connessa settorializzazione e parcelizzazione del sapere. Illustra quindi alcune delle cause storiche di tale deriva, e alcune delle sue conseguenze negative attuali. Fatta questa premessa, l’autore si propone di evidenziare una possibilità di incontro tra alcune specifiche branche della scienza, e precisamente: sociologia, psicologia e psicoterapia, partendo da un campo di studio che da sempre rappresenta un crocevia tra tali ambiti: quello della comunicazione e delle relazioni interpersonali. La comunicazione tra soggetti diversi e la rete di relazioni che li collega infatti non è solo un tema importante sul piano psicosociale ma costituisce l’essenza stessa di ogni approccio olistico/sistemico. Ulteriore aspetto chiave di tale approccio è rappresentato dai processi cognitivi, e più specificamente dall’autopoiesi, che Maturana e Varela considerano l’aspetto fondante di tutti i sistemi viventi, base di ogni processo di autoorganizzazione. Dato che ogni schema organizzativo consiste in una rete di relazioni il saggio evidenzia quest’ultime come terzo fattore chiave. Nel prosieguo l’autore si focalizza sulla psicologia e la sociologia evidenziando come fino ad oggi ciascuna di esse abbia studiato i processi comunicativi, relazionali, cognitivi ed emozionali come se si trattasse di processi distinti e autonomi, facendo per certi versi di tale separazione il proprio principio statutario di fondo. Sebbene negli ultimi due decenni la psicologia e la psicoterapia abbiano adottato una prospettiva più sociale, mentre le scienze sociali hanno aperto i loro modelli a concetti e processi di provenienza psicologica, manca tutt’ora un modello che espliciti le interdipendenze tra processi intrapsichici e processi interpersonali, tra relazioni ed emozioni, tra comunicazione e cognizione. L’autore espone quindi i lineamenti generali di un modello teorico da lui elaborato, denominato CO.R.EM. acronimo di COmunicazione, Relazione, EMozione/cognizione (questi ultimi due uniti in quanto facce diverse di una stessa dimensione). In sintesi: a) la comunicazione/interazione è ciò che si manifesta all’esterno di un processo interpersonale, cioè la sua componente esteriore; b) le emozioni, i sentimenti, i pensieri costituiscono invece la sua componente interiore; c) la relazione infine è la cornice soggettiva ma anche socio-culturale che dà senso e significato alla comunicazione e che per suo tramite influenza emozioni e pensieri; si tratta di una dimensione in parte interiore, in parte esteriore: è interiore poiché ogni interagente è caratterizzato da credenze e valori personali sulle relazioni e si costruisce una propria idea soggettiva del tipo di relazione che lo collega all’altro e delle motivazioni e aspettative ad essa appropriate; è esteriore poiché tali motivazioni, credenze e valori derivano in larga misura dall’atmosfera socioculturale in cui l’interazione ha luogo e da quelle (spesso diverse) in cui gli interagenti sono nati e cresciuti. A quest’ultimo riguardo il modello, ispirandosi al concetto di embedding della teoria dei sistemi, considera ogni individuo come un sistema complesso, o micromondo, che comunica con altri individui (micromondi) all’interno di mesomondi e macromondi, tutti tra loro interdipendenti e posti a diversi livelli. Nelle conclusioni l’autore osserva che gli assunti e le ipotesi del modello sono state tradotte in un metodo formativo, denominato coremotional education, che dal 2001 ad oggi è stato applicato in numerosi corsi di perfezionamento e master, annuali e biennali, progettati e diretti dall’autore, la cui efficacia è stata monitorata attraverso vari indicatori e strumenti di rilevazione, con esiti più che positivi.

Cheli, E. (2003). Globalizzazione, gioco dell'io e identità disciplinari. Verso una nuova rivoluzione scientifica?. In Identità e movimenti sociali in una società planetaria (pp. 357-365). MILANO : Guerini e associati.

Globalizzazione, gioco dell'io e identità disciplinari. Verso una nuova rivoluzione scientifica?

CHELI, ENRICO
2003-01-01

Abstract

Il saggio inizia mettendo in evidenza alcune caratteristiche dell'olismo contemporaneo, tra cui principalmente il tentativo di correggere la deriva meccanicistica e riduzionistica della scienza cosiddetta ufficiale e la connessa settorializzazione e parcelizzazione del sapere. Illustra quindi alcune delle cause storiche di tale deriva, e alcune delle sue conseguenze negative attuali. Fatta questa premessa, l’autore si propone di evidenziare una possibilità di incontro tra alcune specifiche branche della scienza, e precisamente: sociologia, psicologia e psicoterapia, partendo da un campo di studio che da sempre rappresenta un crocevia tra tali ambiti: quello della comunicazione e delle relazioni interpersonali. La comunicazione tra soggetti diversi e la rete di relazioni che li collega infatti non è solo un tema importante sul piano psicosociale ma costituisce l’essenza stessa di ogni approccio olistico/sistemico. Ulteriore aspetto chiave di tale approccio è rappresentato dai processi cognitivi, e più specificamente dall’autopoiesi, che Maturana e Varela considerano l’aspetto fondante di tutti i sistemi viventi, base di ogni processo di autoorganizzazione. Dato che ogni schema organizzativo consiste in una rete di relazioni il saggio evidenzia quest’ultime come terzo fattore chiave. Nel prosieguo l’autore si focalizza sulla psicologia e la sociologia evidenziando come fino ad oggi ciascuna di esse abbia studiato i processi comunicativi, relazionali, cognitivi ed emozionali come se si trattasse di processi distinti e autonomi, facendo per certi versi di tale separazione il proprio principio statutario di fondo. Sebbene negli ultimi due decenni la psicologia e la psicoterapia abbiano adottato una prospettiva più sociale, mentre le scienze sociali hanno aperto i loro modelli a concetti e processi di provenienza psicologica, manca tutt’ora un modello che espliciti le interdipendenze tra processi intrapsichici e processi interpersonali, tra relazioni ed emozioni, tra comunicazione e cognizione. L’autore espone quindi i lineamenti generali di un modello teorico da lui elaborato, denominato CO.R.EM. acronimo di COmunicazione, Relazione, EMozione/cognizione (questi ultimi due uniti in quanto facce diverse di una stessa dimensione). In sintesi: a) la comunicazione/interazione è ciò che si manifesta all’esterno di un processo interpersonale, cioè la sua componente esteriore; b) le emozioni, i sentimenti, i pensieri costituiscono invece la sua componente interiore; c) la relazione infine è la cornice soggettiva ma anche socio-culturale che dà senso e significato alla comunicazione e che per suo tramite influenza emozioni e pensieri; si tratta di una dimensione in parte interiore, in parte esteriore: è interiore poiché ogni interagente è caratterizzato da credenze e valori personali sulle relazioni e si costruisce una propria idea soggettiva del tipo di relazione che lo collega all’altro e delle motivazioni e aspettative ad essa appropriate; è esteriore poiché tali motivazioni, credenze e valori derivano in larga misura dall’atmosfera socioculturale in cui l’interazione ha luogo e da quelle (spesso diverse) in cui gli interagenti sono nati e cresciuti. A quest’ultimo riguardo il modello, ispirandosi al concetto di embedding della teoria dei sistemi, considera ogni individuo come un sistema complesso, o micromondo, che comunica con altri individui (micromondi) all’interno di mesomondi e macromondi, tutti tra loro interdipendenti e posti a diversi livelli. Nelle conclusioni l’autore osserva che gli assunti e le ipotesi del modello sono state tradotte in un metodo formativo, denominato coremotional education, che dal 2001 ad oggi è stato applicato in numerosi corsi di perfezionamento e master, annuali e biennali, progettati e diretti dall’autore, la cui efficacia è stata monitorata attraverso vari indicatori e strumenti di rilevazione, con esiti più che positivi.
2003
9788883354229
Cheli, E. (2003). Globalizzazione, gioco dell'io e identità disciplinari. Verso una nuova rivoluzione scientifica?. In Identità e movimenti sociali in una società planetaria (pp. 357-365). MILANO : Guerini e associati.
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