Il contributo è parte di una ricerca più ampia – attualmente in corso – che raccoglie la storia clinica manicomiale di tutti i bambini e le bambine da 0 a 10 anni internati/e nell’ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, negli anni che vanno dal 1900 al 1994. Ad oggi, una restituzione completa dei dati è possibile solo per il campione maschile, il cui spoglio delle cartelle ha evidenziato la presenza di 105 bambini nella fascia d’età citata nell’arco temporale specificato. Tra di loro, 13 lungodegenti che superano i 30 anni d’internamento ai quali appartiene il caso che sarà analizzato in questo lavoro e che riguarda un bambino che – ricoverato a 7 anni – fu accompagnato da psichiatri, psicologi e assistenti sociali verso il difficile percorso della deistituzionalizzazione e verso un parziale reinserimento che, per lui, fu possibile solo con l’accoglienza in strutture territoriali residenziali protette. Una storia clinica che sarà seguita attraverso le narrazioni tratte dal diario di Paolo Tranchina (2023), lo psicanalista che, all’interno dell’istituto, fu parte attiva del movimento che portò alla chiusura dell’ospedale psichiatrico e alla creazione dei servizi di salute mentale di Arezzo.
Occhini, L. (2025). I “residui manicomiali”: l’infanzia internata tra “regressione” e tentativi di deistituzionalizzazione. In G.V. Distefano, M. Setaro, D.Tabor (a cura di), Narrazioni, memorie e luoghi della deistituzionalizzazione: per un atlante culturale del superamento dei manicomi italiani (pp. 167-177). Pisa : ETS.
I “residui manicomiali”: l’infanzia internata tra “regressione” e tentativi di deistituzionalizzazione
Occhini, Laura
2025-01-01
Abstract
Il contributo è parte di una ricerca più ampia – attualmente in corso – che raccoglie la storia clinica manicomiale di tutti i bambini e le bambine da 0 a 10 anni internati/e nell’ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, negli anni che vanno dal 1900 al 1994. Ad oggi, una restituzione completa dei dati è possibile solo per il campione maschile, il cui spoglio delle cartelle ha evidenziato la presenza di 105 bambini nella fascia d’età citata nell’arco temporale specificato. Tra di loro, 13 lungodegenti che superano i 30 anni d’internamento ai quali appartiene il caso che sarà analizzato in questo lavoro e che riguarda un bambino che – ricoverato a 7 anni – fu accompagnato da psichiatri, psicologi e assistenti sociali verso il difficile percorso della deistituzionalizzazione e verso un parziale reinserimento che, per lui, fu possibile solo con l’accoglienza in strutture territoriali residenziali protette. Una storia clinica che sarà seguita attraverso le narrazioni tratte dal diario di Paolo Tranchina (2023), lo psicanalista che, all’interno dell’istituto, fu parte attiva del movimento che portò alla chiusura dell’ospedale psichiatrico e alla creazione dei servizi di salute mentale di Arezzo.| File | Dimensione | Formato | |
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