This article traces the evolution of the italian legal regime governing insolvent corporations, from the Codice di commercio of 1882 to the current Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (2019–2024). It seeks, in particular, to provide a systematic account of how to reconcile two developments that may appear in tension: on one side, the reintroduction of dissolution as a statutory consequence of a judgment opening what is now termed liquidazione giudiziale (judicial liquidation) (art. 2484(1)(7-bis) c.c.); on the other, the capacity of that same proceeding to assume a reorganization-oriented function—most notably illustrated by the new provision empowering the insolvency trustee to intervene directly in the company’s governance structure (art. 264 c.c.i.i.), particularly where a negotiated settlement (concordato) is contemplated as the proceeding’s outcome. The argument advanced is twofold. First, the meaning of these provisions should be reconstructed in light of the redesigned architecture of Italian insolvency law—an architecture centered on the prevention and early remediation of corporate dysfunctions—so as to draw a sharper normative boundary, through calibrated statutory thresholds, between “corporate liquidation” and “corporate reorganization.” Second, in contemporary debates on corporate insolvency law, greater weight should be given to the German-inspired view that the relevant field is more aptly conceived as a “law of the insolvent enterprise” intended in its entirety. Read against art. 264 c.c.i.i., this approach permits a restatement in the Italian context of K. Schmidt’s thesis under German law: that the insolvency trustee is, in substance, an “organ” of the enterprise subjected to judicial liquidation.

Il saggio indaga l'evoluzione della disciplina giuridica applicabile alla società di capitali insolvente dal cod. comm. 1882 sino ad arrivare al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza del 2019-2024, cercando in particolar modo di offrire una chiave di lettura sistematica circa la conciliabilità, da un lato, della reintrodotta causa di scioglimento a seguito di sentenza d'apertua di quella che oggi si chiama liquidazione giudiziale (art. 2484, co. 1, n. 7 bis, c.c.), e, dall'altro lato, dell'attitudine anche riorganizzativa che le procedura de qua può assumere, come emblematicamenre dimostrato dalla norma che ora attribuisce al curatore della procedura concorsuale de qua il potere d'intervenire sulla stessa struttura organizzativa societaria (art. 264 c.c.i.i.), specie in relazione ad un possibile esito concordatario della procedura medesima. La tesi è essenzialmente duplice e va nel senso che: 1) il significto delle previsioni vada complessivamente ricostruito alla luce del nuovo sistema del diritto della crisi, fortemente imperniato sulla prevenzione e gestione precoce delle disfunzioni aziendali, e quindi dell'esigenza di risidegnare in maniera più netta, con l'introduzione di alcuni scalini normativi, i confinit tra "(corporate) liquidation" e "(corporate) reorganization"; 2) che negli attuali dibattiti sul c.d. "diritto societario" della crisi, vada piuttosto valorizzata quella prospettiva (di matrice prettamente tedesca) che predilige enfatizzare l'esitenza di un "diritto dell'impresa insolvente" (globalmente intesa), con possibilità, di fronte all'art. 264 c.c.i.i., di replicare quanto K. Schmidt già aveva sostenuto con riguardo all'ordinamento tedesco, e cioè l'essere il curatore vero e proprio "organo" dell'impresa assoggettata alla procedura liquidativa giudiziale.

Romano, G. (In corso di stampa). "Continuazione" dell'impresa e "riorganizzazione" della società insolvente nell'evoluzione dell'ordinamento societario e concorsuale. Appunti per uno studio sistematico. In Crisi e insolvenze tra imprenditori imprese e società. In onore di Vittorio Santoro (pp. 601-694). Pisa : Pacini Giuridica.

"Continuazione" dell'impresa e "riorganizzazione" della società insolvente nell'evoluzione dell'ordinamento societario e concorsuale. Appunti per uno studio sistematico

Romano, G
In corso di stampa

Abstract

This article traces the evolution of the italian legal regime governing insolvent corporations, from the Codice di commercio of 1882 to the current Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (2019–2024). It seeks, in particular, to provide a systematic account of how to reconcile two developments that may appear in tension: on one side, the reintroduction of dissolution as a statutory consequence of a judgment opening what is now termed liquidazione giudiziale (judicial liquidation) (art. 2484(1)(7-bis) c.c.); on the other, the capacity of that same proceeding to assume a reorganization-oriented function—most notably illustrated by the new provision empowering the insolvency trustee to intervene directly in the company’s governance structure (art. 264 c.c.i.i.), particularly where a negotiated settlement (concordato) is contemplated as the proceeding’s outcome. The argument advanced is twofold. First, the meaning of these provisions should be reconstructed in light of the redesigned architecture of Italian insolvency law—an architecture centered on the prevention and early remediation of corporate dysfunctions—so as to draw a sharper normative boundary, through calibrated statutory thresholds, between “corporate liquidation” and “corporate reorganization.” Second, in contemporary debates on corporate insolvency law, greater weight should be given to the German-inspired view that the relevant field is more aptly conceived as a “law of the insolvent enterprise” intended in its entirety. Read against art. 264 c.c.i.i., this approach permits a restatement in the Italian context of K. Schmidt’s thesis under German law: that the insolvency trustee is, in substance, an “organ” of the enterprise subjected to judicial liquidation.
In corso di stampa
Il saggio indaga l'evoluzione della disciplina giuridica applicabile alla società di capitali insolvente dal cod. comm. 1882 sino ad arrivare al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza del 2019-2024, cercando in particolar modo di offrire una chiave di lettura sistematica circa la conciliabilità, da un lato, della reintrodotta causa di scioglimento a seguito di sentenza d'apertua di quella che oggi si chiama liquidazione giudiziale (art. 2484, co. 1, n. 7 bis, c.c.), e, dall'altro lato, dell'attitudine anche riorganizzativa che le procedura de qua può assumere, come emblematicamenre dimostrato dalla norma che ora attribuisce al curatore della procedura concorsuale de qua il potere d'intervenire sulla stessa struttura organizzativa societaria (art. 264 c.c.i.i.), specie in relazione ad un possibile esito concordatario della procedura medesima. La tesi è essenzialmente duplice e va nel senso che: 1) il significto delle previsioni vada complessivamente ricostruito alla luce del nuovo sistema del diritto della crisi, fortemente imperniato sulla prevenzione e gestione precoce delle disfunzioni aziendali, e quindi dell'esigenza di risidegnare in maniera più netta, con l'introduzione di alcuni scalini normativi, i confinit tra "(corporate) liquidation" e "(corporate) reorganization"; 2) che negli attuali dibattiti sul c.d. "diritto societario" della crisi, vada piuttosto valorizzata quella prospettiva (di matrice prettamente tedesca) che predilige enfatizzare l'esitenza di un "diritto dell'impresa insolvente" (globalmente intesa), con possibilità, di fronte all'art. 264 c.c.i.i., di replicare quanto K. Schmidt già aveva sostenuto con riguardo all'ordinamento tedesco, e cioè l'essere il curatore vero e proprio "organo" dell'impresa assoggettata alla procedura liquidativa giudiziale.
Der Beitrag zeichnet die Entwicklung des Rechtsrahmens für insolvente Kapitalgesellschaften nach – von dem Codice di commercio von 1882 bis zum geltenden Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (2019–2024). Im Mittelpunkt steht insbesondere der Versuch, eine systematische Deutung zu geben, wie zwei auf den ersten Blick gegenläufige Entwicklungen miteinander in Einklang gebracht werden können: einerseits die Wiedereinführung der Auflösung als gesetzliche Folge einer Entscheidung, mit der das Verfahren eröffnet wird, das heute als liquidazione giudiziale (gerichtliche Liquidation) bezeichnet wird (Art. 2484 Abs. 1 Nr. 7-bis c.c.); andererseits die Möglichkeit, dass eben dieses Verfahren eine auf Reorganisation ausgerichtete Funktion annimmt – besonders deutlich illustriert durch die neue Regelung, die dem Insolvenzverwalter die Befugnis verleiht, unmittelbar in die Organisationsstruktur der Gesellschaft einzugreifen (Art. 264 c.c.i.i.), insbesondere in den Fällen, in denen ein verhandelter Vergleich (concordato) als Abschluss des Verfahrens in Betracht gezogen wird. Das vertretene Argument ist zweigliedrig. Erstens sei der Bedeutungsgehalt dieser Vorschriften im Lichte der neu gestalteten Architektur des italienischen Insolvenzrechts zu rekonstruieren – einer Architektur, die auf die Prävention und frühzeitige Behebung unternehmerischer Dysfunktionen ausgerichtet ist –, um so eine deutlichere normative Trennlinie durch gezielt eingesetzte gesetzliche Schwellenwerte zwischen „gesellschaftlicher Liquidation“ und „gesellschaftlicher Reorganisation“ zu ziehen. Zweitens sei in den aktuellen Diskussionen um das sogenannte „Gesellschaftsrecht“ der Insolvenz stärker der von der deutschen Lehre geprägten Sichtweise Rechnung zu tragen, wonach das einschlägige Rechtsgebiet zutreffender als ein „Recht des insolventen Unternehmens“ in seiner Gesamtheit zu begreifen ist. Im Lichte des Art. 264 c.c.i.i. ermöglicht dieser Ansatz eine Übertragung der von K. Schmidt für das deutsche Recht vertretenen These auf den italienischen Kontext: dass der Insolvenzverwalter im Kern als „Organ“ des der gerichtlichen Liquidation unterliegenden Unternehmens anzusehen ist
Romano, G. (In corso di stampa). "Continuazione" dell'impresa e "riorganizzazione" della società insolvente nell'evoluzione dell'ordinamento societario e concorsuale. Appunti per uno studio sistematico. In Crisi e insolvenze tra imprenditori imprese e società. In onore di Vittorio Santoro (pp. 601-694). Pisa : Pacini Giuridica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1296414