Da sempre gli uomini combattono. Da sempre le guerre segnano la storia. Ma le guerre non sono sempre state la stessa cosa, si sono trasformate e con esse le ragioni per le quali gli uomini combattono. E conoscere la storia ci può aiutare a capire come possiamo fare la pace e renderla duratura. La domanda «perché la guerra» è tornata prepotente. Gli storici hanno una risposta semplice: le guerre sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Ma anche le paci sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Questo libro cerca una risposta nei fatti: è in aumento il numero di conflitti armati e di vittime di guerra? Sì, in cifra assoluta (ma di poco), no, in rapporto al numero crescente di stati e di abitanti della Terra. Le guerre sono cambiate. È aumentato il numero di attori non statali come Hamas e i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina. E le guerre si sono imbastardite: solo raramente sono scontri campali tra eserciti, più spesso si fa uso di missili, droni, attentati contro civili. Per questo ci fanno ancora più paura. Non cambia invece la sostanza: le guerre sono frutto di decisioni politiche di uomini contro altri uomini. Non sono il prodotto ineluttabile di una natura umana malvagia. Siamo capaci di guerra e di pace. Dipende dalle circostanze: c’è stato un periodo di pace sostanziale subito dopo la fine della Guerra Fredda, grazie alle operazioni di peacekeeping condotte dai caschi blu dell’ONU. Potremmo e dovremmo farlo anche oggi. Questa è la via maestra, forse l’unica, per un pacifismo che non voglia limitarsi alla salvezza farisaica della propria anima.

Flores, M., Gozzini, G. (2024). Perché la guerra. Bari-Roma : Gius. Laterza & Figli spa.

Perché la guerra

Flores, Marcello;Gozzini, Giovanni
2024-01-01

Abstract

Da sempre gli uomini combattono. Da sempre le guerre segnano la storia. Ma le guerre non sono sempre state la stessa cosa, si sono trasformate e con esse le ragioni per le quali gli uomini combattono. E conoscere la storia ci può aiutare a capire come possiamo fare la pace e renderla duratura. La domanda «perché la guerra» è tornata prepotente. Gli storici hanno una risposta semplice: le guerre sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Ma anche le paci sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Questo libro cerca una risposta nei fatti: è in aumento il numero di conflitti armati e di vittime di guerra? Sì, in cifra assoluta (ma di poco), no, in rapporto al numero crescente di stati e di abitanti della Terra. Le guerre sono cambiate. È aumentato il numero di attori non statali come Hamas e i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina. E le guerre si sono imbastardite: solo raramente sono scontri campali tra eserciti, più spesso si fa uso di missili, droni, attentati contro civili. Per questo ci fanno ancora più paura. Non cambia invece la sostanza: le guerre sono frutto di decisioni politiche di uomini contro altri uomini. Non sono il prodotto ineluttabile di una natura umana malvagia. Siamo capaci di guerra e di pace. Dipende dalle circostanze: c’è stato un periodo di pace sostanziale subito dopo la fine della Guerra Fredda, grazie alle operazioni di peacekeeping condotte dai caschi blu dell’ONU. Potremmo e dovremmo farlo anche oggi. Questa è la via maestra, forse l’unica, per un pacifismo che non voglia limitarsi alla salvezza farisaica della propria anima.
2024
9788858157084
Flores, M., Gozzini, G. (2024). Perché la guerra. Bari-Roma : Gius. Laterza & Figli spa.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1287934