La monografia esamina come si realizza l’azione esterna dell’Unione europea per l’attuazione dello sviluppo sostenibile, sia nella sua accezione di obiettivo generale che di principio interpretativo. Nel primo capitolo, l’analisi si concentra sugli obiettivi dell’azione esterna dell’Unione elencati nell’articolo 21, comma 2, TUE, tra i quali rientra lo sviluppo sostenibile. Successivamente, il secondo capitolo analizza le caratteristiche costitutive del concetto dello sviluppo sostenibile, al fine di accertare come esso si configuri nell’ordinamento dell’Unione, sia nei trattati istitutivi e nella Carta dei diritti fondamentali, sia nelle disposizioni programmatiche più rilevanti, dai Programmi di azione in materia ambientale fino ad al Green Deal europeo ed alla sua normativa di attuazione. Nel terzo capitolo, vengono affrontate due questioni di fondamentale importanza, che riguardano la qualificazione giuridica e la giustiziabilità dello sviluppo sostenibile. Nel quarto capitolo, l’analisi si incentra su come l’Unione persegue la promozione e l’esportazione dei propri obiettivi nella sua azione esterna, secondo quanto prescritto dall’articolo 3, paragrafo 5, TUE, in combinato disposto con l’articolo 21, TUE. L’analisi si sofferma in particolare sulla modalità di applicazione “unilaterale” della normativa dell’Unione al di fuori del proprio territorio. Partendo dalle risultanze di tale analisi introduttiva, nei successivi capitoli viene svolta una indagine di dettaglio su due settori di particolare rilevanza per l’esercizio dell’azione esterna dell’Unione. Nel quinto capitolo viene analizzata la tematica dell’attuazione dello sviluppo sostenibile nel contesto della politica commerciale comune dell’Unione, con particolare riferimento ai capitoli su commercio e sviluppo sostenibile contenuti nei principali accordi bilaterali di nuova generazione conclusi dall’Unione. Nel sesto capitolo viene presentata un’analisi della politica climatica dell’Unione, per verificare la sua evoluzione in correlazione con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile. L’analisi si sofferma in particolare su due strumenti della normativa climatica dell’Unione di straordinaria rilevanza, vale a dire il sistema europeo di controllo e scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra, il cosiddetto sistema EU ETS (European Union Emission Trading Scheme), originariamente introdotto nel 2003, ed il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, il cosiddetto meccanismo CBAM (Carbon border adjustment mechanism), recentemente istituito nel 2023. Sulla base dell’indagine svolta nel quinto e sesto capitolo, la parte finale del lavoro riprende e conclude l’analisi della tematica relativa alla possibilità di configurare lo sviluppo sostenibile nell’ordinamento dell’Unione non soltanto come un obiettivo generale, ma talvolta anche come un principio interpretativo, operante nell’ambito delle sue diverse accezioni emergenti dai trattati TUE e TFUE e dalla Carta dei diritti fondamentali, nonché in connessione con i principi ed i criteri operativi sostanziali e procedurali finalizzati alla protezione dell’ambiente.
Montini, M. (2025). Titolo: L’azione esterna dell’Unione europea per l’attuazione dello sviluppo sostenibile. Napoli : Editoriale scientifica.
Titolo: L’azione esterna dell’Unione europea per l’attuazione dello sviluppo sostenibile
Montini Massimiliano
2025-01-01
Abstract
La monografia esamina come si realizza l’azione esterna dell’Unione europea per l’attuazione dello sviluppo sostenibile, sia nella sua accezione di obiettivo generale che di principio interpretativo. Nel primo capitolo, l’analisi si concentra sugli obiettivi dell’azione esterna dell’Unione elencati nell’articolo 21, comma 2, TUE, tra i quali rientra lo sviluppo sostenibile. Successivamente, il secondo capitolo analizza le caratteristiche costitutive del concetto dello sviluppo sostenibile, al fine di accertare come esso si configuri nell’ordinamento dell’Unione, sia nei trattati istitutivi e nella Carta dei diritti fondamentali, sia nelle disposizioni programmatiche più rilevanti, dai Programmi di azione in materia ambientale fino ad al Green Deal europeo ed alla sua normativa di attuazione. Nel terzo capitolo, vengono affrontate due questioni di fondamentale importanza, che riguardano la qualificazione giuridica e la giustiziabilità dello sviluppo sostenibile. Nel quarto capitolo, l’analisi si incentra su come l’Unione persegue la promozione e l’esportazione dei propri obiettivi nella sua azione esterna, secondo quanto prescritto dall’articolo 3, paragrafo 5, TUE, in combinato disposto con l’articolo 21, TUE. L’analisi si sofferma in particolare sulla modalità di applicazione “unilaterale” della normativa dell’Unione al di fuori del proprio territorio. Partendo dalle risultanze di tale analisi introduttiva, nei successivi capitoli viene svolta una indagine di dettaglio su due settori di particolare rilevanza per l’esercizio dell’azione esterna dell’Unione. Nel quinto capitolo viene analizzata la tematica dell’attuazione dello sviluppo sostenibile nel contesto della politica commerciale comune dell’Unione, con particolare riferimento ai capitoli su commercio e sviluppo sostenibile contenuti nei principali accordi bilaterali di nuova generazione conclusi dall’Unione. Nel sesto capitolo viene presentata un’analisi della politica climatica dell’Unione, per verificare la sua evoluzione in correlazione con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile. L’analisi si sofferma in particolare su due strumenti della normativa climatica dell’Unione di straordinaria rilevanza, vale a dire il sistema europeo di controllo e scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra, il cosiddetto sistema EU ETS (European Union Emission Trading Scheme), originariamente introdotto nel 2003, ed il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, il cosiddetto meccanismo CBAM (Carbon border adjustment mechanism), recentemente istituito nel 2023. Sulla base dell’indagine svolta nel quinto e sesto capitolo, la parte finale del lavoro riprende e conclude l’analisi della tematica relativa alla possibilità di configurare lo sviluppo sostenibile nell’ordinamento dell’Unione non soltanto come un obiettivo generale, ma talvolta anche come un principio interpretativo, operante nell’ambito delle sue diverse accezioni emergenti dai trattati TUE e TFUE e dalla Carta dei diritti fondamentali, nonché in connessione con i principi ed i criteri operativi sostanziali e procedurali finalizzati alla protezione dell’ambiente.File | Dimensione | Formato | |
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