Sul versante meridionale del Monte Penna, nell’Appennino tosco- emiliano, si erge lo straordinario complesso architettonico del Santuario de La Verna. Celebre per essere il luogo in cui nel 1224 San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate, offre una combinazione unica di spiritualità e bellezza naturale. Il volume ripercorre lo sviluppo strutturale del convento, muovendosi tra aspetti geostorici, artistici, architettonici e iconografici, e restituendo l’immenso fascino di una struttura secolare immersa in una natura straordinaria e ancora oggi densa di testimonianze dell’epoca francescana. In particolare, Anna Guarducci ha redatto due saggi: "La Verna: un profilo geostorico (secoli XVI-XX)" (pp. 39-58), in cui, a partire dalle caratteristiche geomorfologiche e paesaggistiche del sito, si cerca di mettere a fuoco le relazioni plurisecolari tra la comunità religiosa e l'ambiente in cui il convento è inserito, con la foresta e le altre risorse da sempre sfruttate e talvolta contese. La ricerca segue il metodo geostorico diacronico e utilizza fonti edite e inedite, e soprattutto la ricca documentazione scritta e iconografica conservata nell'archivio storico del convento. Il secondo saggio (pp. 161-175), dal titolo "Stupore e meraviglia. La Verna percepita (secoli XVI-XX)", utilizza fonti letterarie e soprattutto odeporiche (edite e inedite) per mettere in luce la percezione della Verna e del suo ambiente circostante tra l'età moderna e contemporanea.
Bertocci, S., Guarducci, A. (2024). Il convento della Verna: storia, architettura e arte francescana. Firenze : Polistampa.
Il convento della Verna: storia, architettura e arte francescana
Guarducci, Anna
2024-01-01
Abstract
Sul versante meridionale del Monte Penna, nell’Appennino tosco- emiliano, si erge lo straordinario complesso architettonico del Santuario de La Verna. Celebre per essere il luogo in cui nel 1224 San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate, offre una combinazione unica di spiritualità e bellezza naturale. Il volume ripercorre lo sviluppo strutturale del convento, muovendosi tra aspetti geostorici, artistici, architettonici e iconografici, e restituendo l’immenso fascino di una struttura secolare immersa in una natura straordinaria e ancora oggi densa di testimonianze dell’epoca francescana. In particolare, Anna Guarducci ha redatto due saggi: "La Verna: un profilo geostorico (secoli XVI-XX)" (pp. 39-58), in cui, a partire dalle caratteristiche geomorfologiche e paesaggistiche del sito, si cerca di mettere a fuoco le relazioni plurisecolari tra la comunità religiosa e l'ambiente in cui il convento è inserito, con la foresta e le altre risorse da sempre sfruttate e talvolta contese. La ricerca segue il metodo geostorico diacronico e utilizza fonti edite e inedite, e soprattutto la ricca documentazione scritta e iconografica conservata nell'archivio storico del convento. Il secondo saggio (pp. 161-175), dal titolo "Stupore e meraviglia. La Verna percepita (secoli XVI-XX)", utilizza fonti letterarie e soprattutto odeporiche (edite e inedite) per mettere in luce la percezione della Verna e del suo ambiente circostante tra l'età moderna e contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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