Al fine di ovviare all’eccessiva durata dei procedimenti penali italiani, la c.d. “riforma Cartabia” ha provveduto anche in relazione alle indagini preliminari: ha disposto che il legislatore delegato introduca un controllo giurisdizionale sulla tempestiva iscrizione oggettiva e soggettiva delle notizie di reato. In particolare, proprio la verifica giudiziale sulla “tempestività” delle iscrizioni (cui si è aggiunto l’ulteriore eventuale controllo circa la richiesta del pubblico ministero di proseguire le investigazioni sul caso già archiviato) è diretta ad evitare che l’accusa, semplicemente ritardando l’iscrizione della notitia criminis, possa riuscire ad aggirare l’articolato sistema dei termini di durata massima delle indagini preliminari, con evidenti ripercussioni negative sulla complessiva tempistica processuale. Occorre verificare, però, innanzitutto, se siffatta novella legislativa possa portare a pregiudicare l’autonomia funzionale del pubblico ministero; per, poi, affrontare gli interrogativi che attengono ai futuri aspetti applicativi della riforma

Fanuele, C. (2024). Nozione, regime e verifiche cronologiche sulla notitia criminis. In P. Felicioni (a cura di), Dalle indagini all'udienza preliminare (pp. 3-24). Torino : G. Giappichelli.

Nozione, regime e verifiche cronologiche sulla notitia criminis

Chiara Fanuele
2024-01-01

Abstract

Al fine di ovviare all’eccessiva durata dei procedimenti penali italiani, la c.d. “riforma Cartabia” ha provveduto anche in relazione alle indagini preliminari: ha disposto che il legislatore delegato introduca un controllo giurisdizionale sulla tempestiva iscrizione oggettiva e soggettiva delle notizie di reato. In particolare, proprio la verifica giudiziale sulla “tempestività” delle iscrizioni (cui si è aggiunto l’ulteriore eventuale controllo circa la richiesta del pubblico ministero di proseguire le investigazioni sul caso già archiviato) è diretta ad evitare che l’accusa, semplicemente ritardando l’iscrizione della notitia criminis, possa riuscire ad aggirare l’articolato sistema dei termini di durata massima delle indagini preliminari, con evidenti ripercussioni negative sulla complessiva tempistica processuale. Occorre verificare, però, innanzitutto, se siffatta novella legislativa possa portare a pregiudicare l’autonomia funzionale del pubblico ministero; per, poi, affrontare gli interrogativi che attengono ai futuri aspetti applicativi della riforma
2024
9788875246143
Fanuele, C. (2024). Nozione, regime e verifiche cronologiche sulla notitia criminis. In P. Felicioni (a cura di), Dalle indagini all'udienza preliminare (pp. 3-24). Torino : G. Giappichelli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1281674