Già cardine del sistema eccesiastico altomedievale della città, la chiesa di San Martino a Siena divenne il naturale riferimento per l’espansione urbanistica nel Terziere che da essa ha preso il nome. Nella prima età comunale fu affidata ai canonici regolari di San Frediano a Lucca, che ne ressero le sorti fino al 1523, quando fu acquisita dagli agostiniani della congregazione osservante di Lecceto. Malgrado le radicali trasformazioni avvenute in età moderna la chiesa ha conservato significative testimonianze architettoniche medievali, finora mai oggetto di indagini, dai resti di un ambiente sottostante l’attuale area presbiteriale alle tracce delle originarie volte nei sottotetti del coro cinquecentesco, oltre alla torre campanaria, al cui interno, insieme ad un noto ciclo pittorico trecentesco, sono stati rinvenuti inediti disegni graffiti su intonaco, molto probabilmente da interpretare come rilievi preparatori di elementi architettonici.

Gabbrielli, F. (2024). Sopravvivenze architettoniche medievali nella chiesa di San Martino a Siena. In A. Angelini, M. Fagiani, M. Pellegrini (a cura di), La chiesa di San Martino a Siena: storia e arte (pp. 45-73). Firenze : Olschki.

Sopravvivenze architettoniche medievali nella chiesa di San Martino a Siena

Fabio Gabbrielli
2024-01-01

Abstract

Già cardine del sistema eccesiastico altomedievale della città, la chiesa di San Martino a Siena divenne il naturale riferimento per l’espansione urbanistica nel Terziere che da essa ha preso il nome. Nella prima età comunale fu affidata ai canonici regolari di San Frediano a Lucca, che ne ressero le sorti fino al 1523, quando fu acquisita dagli agostiniani della congregazione osservante di Lecceto. Malgrado le radicali trasformazioni avvenute in età moderna la chiesa ha conservato significative testimonianze architettoniche medievali, finora mai oggetto di indagini, dai resti di un ambiente sottostante l’attuale area presbiteriale alle tracce delle originarie volte nei sottotetti del coro cinquecentesco, oltre alla torre campanaria, al cui interno, insieme ad un noto ciclo pittorico trecentesco, sono stati rinvenuti inediti disegni graffiti su intonaco, molto probabilmente da interpretare come rilievi preparatori di elementi architettonici.
2024
9788822269454
Gabbrielli, F. (2024). Sopravvivenze architettoniche medievali nella chiesa di San Martino a Siena. In A. Angelini, M. Fagiani, M. Pellegrini (a cura di), La chiesa di San Martino a Siena: storia e arte (pp. 45-73). Firenze : Olschki.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1279835