L’insegnamento di Don Lorenzo Milani (1923-1967), seppur ampio e complesso da sintetizzare, ha al cuore un’istruzione di qualità, equa e inclusiva, capace di garantire a tutti e tutte – anche ai più vulnerabili – il diritto allo studio e alla pari dignità sociale, in un’ottica di Lifelong-learning, così come auspicato anche dall’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (ONU, 2015) e, prima ancora, dagli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione, così come dalla Legge 104 del 1992 e dalla sua successiva modifica e integrazione con la Legge n. 17/99. La scuola, se vuole preservare il suo ruolo democratico (Dewey, 1916), non deve però limitarsi ad accogliere e ad ascoltare, ma deve fungere da strumento privilegiato di elaborazione della coscienza personale e sociale. Questo diritto all’autodeterminazione, fu rivendicato per la prima volta agli inizi degli anni Settanta da un gruppo di studenti con disabilità dell’Università di Berkeley, in California, i quali reclamavano la possibilità di accedere ai vari percorsi universitari e godere dei medesimi servizi di cui fruivano gli altri studenti (Pavone, 2014a). Sebbene questo possa apparire come un diritto più che legittimo, quasi scontato, in realtà ha richiesto e richiede, forse ancora oggi, una profonda trasformazione socio-culturale, capace di incidere sull’idea stessa di disabilità, anche da un punto di vista scientifico. Negli ultimi trent’anni si è assistito a livello mondiale al radicarsi di una cultura dell’integrazione e, successivamente, dell’inclusione, che ha contribuito all’aumento delle immatricolazioni e della frequenza a corsi universitari di studenti con esigenze formative complesse (Pavone, 2017; 2018). L’accesso alla cultura e alla formazione è, infatti, non solo garanzia di un miglioramento delle loro condizioni di vita e lavorative, ma è anche un fattore determinante per l’acquisizione di una piena cittadinanza, attiva e consapevole. È su queste tematiche che si sviluppa il progetto IHES – Inclusive Higher Education System with Intellectual Disabilities, facente parte del programma Erasmus+ 2021-1-ES01-KA220-HED-000032084), cofinanziato dall'Unione Europea. Il progetto ha lo scopo di contribuire alla costruzione di un sistema di istruzione superiore inclusivo, affrontando le principali sfide sociali poste dall'inclusione di persone con disabilità intellettive nell'ambiente universitario nell’attuale contesto europeo.
Carletti, C. (2024). Il tempo delle scelte: come costruire una Università inclusiva per una cittadinanza consapevole. In V. Boffo, G. Del Gobbo, P. Malavasi (a cura di), Dare la parola: professionalità pedagogiche, educative e formative. A 100 anni dalla nascita di don Milani (pp. 87-92). Lecce : Pensa MultiMedia.
Il tempo delle scelte: come costruire una Università inclusiva per una cittadinanza consapevole
Carletti, Chiara
2024-01-01
Abstract
L’insegnamento di Don Lorenzo Milani (1923-1967), seppur ampio e complesso da sintetizzare, ha al cuore un’istruzione di qualità, equa e inclusiva, capace di garantire a tutti e tutte – anche ai più vulnerabili – il diritto allo studio e alla pari dignità sociale, in un’ottica di Lifelong-learning, così come auspicato anche dall’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (ONU, 2015) e, prima ancora, dagli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione, così come dalla Legge 104 del 1992 e dalla sua successiva modifica e integrazione con la Legge n. 17/99. La scuola, se vuole preservare il suo ruolo democratico (Dewey, 1916), non deve però limitarsi ad accogliere e ad ascoltare, ma deve fungere da strumento privilegiato di elaborazione della coscienza personale e sociale. Questo diritto all’autodeterminazione, fu rivendicato per la prima volta agli inizi degli anni Settanta da un gruppo di studenti con disabilità dell’Università di Berkeley, in California, i quali reclamavano la possibilità di accedere ai vari percorsi universitari e godere dei medesimi servizi di cui fruivano gli altri studenti (Pavone, 2014a). Sebbene questo possa apparire come un diritto più che legittimo, quasi scontato, in realtà ha richiesto e richiede, forse ancora oggi, una profonda trasformazione socio-culturale, capace di incidere sull’idea stessa di disabilità, anche da un punto di vista scientifico. Negli ultimi trent’anni si è assistito a livello mondiale al radicarsi di una cultura dell’integrazione e, successivamente, dell’inclusione, che ha contribuito all’aumento delle immatricolazioni e della frequenza a corsi universitari di studenti con esigenze formative complesse (Pavone, 2017; 2018). L’accesso alla cultura e alla formazione è, infatti, non solo garanzia di un miglioramento delle loro condizioni di vita e lavorative, ma è anche un fattore determinante per l’acquisizione di una piena cittadinanza, attiva e consapevole. È su queste tematiche che si sviluppa il progetto IHES – Inclusive Higher Education System with Intellectual Disabilities, facente parte del programma Erasmus+ 2021-1-ES01-KA220-HED-000032084), cofinanziato dall'Unione Europea. Il progetto ha lo scopo di contribuire alla costruzione di un sistema di istruzione superiore inclusivo, affrontando le principali sfide sociali poste dall'inclusione di persone con disabilità intellettive nell'ambiente universitario nell’attuale contesto europeo.| File | Dimensione | Formato | |
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