Una delle caratteristiche di questa campagna elettorale è stata certamente la sua natura improvvisa e accelerata nei tempi della comunicazione, il che ha agevolato una certa brevità e ruvidezza dei contenuti che ne ha tratteggiato la natura incivile. Il fatto che i media tradizionali e le piattaforme online diano visibilità e risonanza a episodi, espressioni e ma-nifestazioni di inciviltà politica è fatto ormai abbastanza noto e diffuso anche in Italia, dove la costruzione di una narrazione della politica rissosa e incivile sembra diventata una strategia funzionale a intercettare e trattenere quote maggiore di pubblico. L’esigenza, infatti, di occupare spazio nel mercato dell’attenzione – sia – fa sì che tanto le testate informative tradizionali quando i social media e altre fonti digitali diano diffusione e amplificazione ai cosiddetti «momenti di inciviltà». Partendo da questa premessa, sembra ragionevole pensare che i soggetti che seguono maggiormente l’attualità politica hanno più occasioni di imbattersi in questo tipo di manifesta¬zioni, che siano forme di aggressività nei confronti di chi la pensa diversamente o stigmatizzazione di individui e gruppi, delegittimazione di avversari e/o delle istituzioni democratiche. L’aspetto decisivo della questione – e ancora da indagare – riguarda le conseguenze di tale esposizione sui cittadini, in particolare, se l’esposizione ripetuta a episodi di inciviltà degli attori politici accresca la sensibilità delle persone nei confronti del fenomeno – che di conseguenza valuteranno i comportamenti incivili in maniera più problematica – o se, al contrario, porti a un’assuefazione e desensibilizzazione. Con l’obiettivo di fare luce su questi aspetti, in questo capitolo abbiamo condotto una ricerca che, collocata nel filone degli studi sulla percezione dell’inciviltà politica da parte delle cittadine e dei cittadini, concentra l’attenzione su un ambito d’analisi ancora scarsamente indagato, riguar¬dante proprio il rapporto tra diete informative e valutazioni dell’inciviltà. In particolare, gli interrogativi che hanno guidato il disegno della ricerca sono i seguenti: in che modo il consumo informativo influenza le valutazioni che hanno i cittadini dell’inciviltà politica? Chi si informa più assiduamente percepisce l’inciviltà in maniera più problematica rispetto a chi consuma meno informazione? E, infine, come variano tali percezioni in un contesto di campagna elettorale rispetto a un periodo di everyday politics? Per rispondere a questi interrogativi abbiamo condotto due surveys a distanza di otto mesi (gennaio 2022 e settembre 2022), entrambe su un campione rappresentativo della popolazione italiana, sulla percezione dell’inciviltà degli attori politici da parte della cittadinanza, confrontando così l’inciviltà politica in campagna elettorale con l’inciviltà della politica nell’informazione quotidiana.
Bentivegna, S., Boccia Artieri, G., Rega, R. (2024). La percezione dell'inciviltà politica nella campagna elettorale tra sensibilizzazione e desensibilizzazione. In S. Bentivegna, G. Boccia Artieri (a cura di), Analisi di una vittoria annunciata: trasformazioni dell'agenda pubblica e campagna elettorale 2022 (pp. 37-54). Bologna : Il Mulino.
La percezione dell'inciviltà politica nella campagna elettorale tra sensibilizzazione e desensibilizzazione
Rega, Rossella
2024-01-01
Abstract
Una delle caratteristiche di questa campagna elettorale è stata certamente la sua natura improvvisa e accelerata nei tempi della comunicazione, il che ha agevolato una certa brevità e ruvidezza dei contenuti che ne ha tratteggiato la natura incivile. Il fatto che i media tradizionali e le piattaforme online diano visibilità e risonanza a episodi, espressioni e ma-nifestazioni di inciviltà politica è fatto ormai abbastanza noto e diffuso anche in Italia, dove la costruzione di una narrazione della politica rissosa e incivile sembra diventata una strategia funzionale a intercettare e trattenere quote maggiore di pubblico. L’esigenza, infatti, di occupare spazio nel mercato dell’attenzione – sia – fa sì che tanto le testate informative tradizionali quando i social media e altre fonti digitali diano diffusione e amplificazione ai cosiddetti «momenti di inciviltà». Partendo da questa premessa, sembra ragionevole pensare che i soggetti che seguono maggiormente l’attualità politica hanno più occasioni di imbattersi in questo tipo di manifesta¬zioni, che siano forme di aggressività nei confronti di chi la pensa diversamente o stigmatizzazione di individui e gruppi, delegittimazione di avversari e/o delle istituzioni democratiche. L’aspetto decisivo della questione – e ancora da indagare – riguarda le conseguenze di tale esposizione sui cittadini, in particolare, se l’esposizione ripetuta a episodi di inciviltà degli attori politici accresca la sensibilità delle persone nei confronti del fenomeno – che di conseguenza valuteranno i comportamenti incivili in maniera più problematica – o se, al contrario, porti a un’assuefazione e desensibilizzazione. Con l’obiettivo di fare luce su questi aspetti, in questo capitolo abbiamo condotto una ricerca che, collocata nel filone degli studi sulla percezione dell’inciviltà politica da parte delle cittadine e dei cittadini, concentra l’attenzione su un ambito d’analisi ancora scarsamente indagato, riguar¬dante proprio il rapporto tra diete informative e valutazioni dell’inciviltà. In particolare, gli interrogativi che hanno guidato il disegno della ricerca sono i seguenti: in che modo il consumo informativo influenza le valutazioni che hanno i cittadini dell’inciviltà politica? Chi si informa più assiduamente percepisce l’inciviltà in maniera più problematica rispetto a chi consuma meno informazione? E, infine, come variano tali percezioni in un contesto di campagna elettorale rispetto a un periodo di everyday politics? Per rispondere a questi interrogativi abbiamo condotto due surveys a distanza di otto mesi (gennaio 2022 e settembre 2022), entrambe su un campione rappresentativo della popolazione italiana, sulla percezione dell’inciviltà degli attori politici da parte della cittadinanza, confrontando così l’inciviltà politica in campagna elettorale con l’inciviltà della politica nell’informazione quotidiana.File | Dimensione | Formato | |
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