Il contributo analizza il tema della valutazione della politica di coesione dell’Unione europea, il più grande esperimento di redistribuzione del reddito tra regioni e paesi mai attuato. Il lavoro riassume le principali evidenze empiriche delle valutazioni che nel tempo sono state prodotte in ambito accademico, con l’obiettivo di proporre alcune indicazioni per il futuro della politica. I risultati evidenziano come gli effetti della politica siano stati positivi ma limitati e soprattutto eterogenei. Sono molti i fattori individuati che condizionano l’impatto della politica. Gli autori si focalizzano sul tema della governance, e in particolare quella multilivello, intesa come l’impalcatura del processo che coinvolge tutti gli attori istituzionali a diversi livelli territoriali e sulle modalità di programmazione e attuazione della politica. Il lavoro conclude proponendo uno snellimento della governance, una maggiore flessibilità negli obiettivi e nelle procedure, e chiede di prestare attenzione a quanto previsto per il Pnrr, «più centralizzato nell’attuazione, con un rapporto tra Stato centrale e beneficiari finali più diretto e un’asseverazione condizionata alle “milestones” raggiunte, non alla rendicontazione delle spese», come esempio di un modello di policy meno strutturato, più flessibile, più orientato a ridurre i ritardi di implementazione e attuazione delle politiche.
Crescenzi, R., Giua, M., Martino, R. (2024). Politica di coesione: ripartiamo dalla valutazione. In A. Cerqua, A. R.Ferrara, G. Pellegrini (a cura di), Valutazione delle politiche pubbliche. Che cosa abbiamo imparato? (pp. 19-30). Roma : Donzelli.
Politica di coesione: ripartiamo dalla valutazione
Roberto Martino
2024-01-01
Abstract
Il contributo analizza il tema della valutazione della politica di coesione dell’Unione europea, il più grande esperimento di redistribuzione del reddito tra regioni e paesi mai attuato. Il lavoro riassume le principali evidenze empiriche delle valutazioni che nel tempo sono state prodotte in ambito accademico, con l’obiettivo di proporre alcune indicazioni per il futuro della politica. I risultati evidenziano come gli effetti della politica siano stati positivi ma limitati e soprattutto eterogenei. Sono molti i fattori individuati che condizionano l’impatto della politica. Gli autori si focalizzano sul tema della governance, e in particolare quella multilivello, intesa come l’impalcatura del processo che coinvolge tutti gli attori istituzionali a diversi livelli territoriali e sulle modalità di programmazione e attuazione della politica. Il lavoro conclude proponendo uno snellimento della governance, una maggiore flessibilità negli obiettivi e nelle procedure, e chiede di prestare attenzione a quanto previsto per il Pnrr, «più centralizzato nell’attuazione, con un rapporto tra Stato centrale e beneficiari finali più diretto e un’asseverazione condizionata alle “milestones” raggiunte, non alla rendicontazione delle spese», come esempio di un modello di policy meno strutturato, più flessibile, più orientato a ridurre i ritardi di implementazione e attuazione delle politiche.File | Dimensione | Formato | |
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