Sopravvissuto a una grave malattia grazie al miracoloso intervento di san Vittore, Magno Felice Ennodio scrive un breve racconto in forma di preghiera a Dio, in cui ripercorre parte della propria vita, con i rovesci di fortuna, i personali errori e le sofferenze che l’hanno segnata, ma anche con i benefici con cui Dio è giunto più volte in suo soccorso. Noto come Eucharisticum, questo racconto andrebbe più propriamente intitolato Confessio: non solo perché esemplato sulle Confessiones di sant’Agostino, ma perché è così che Ennodio stesso lo presenta a Dio: confessio ista. Questa edizione si apre con un’introduzione che ricostruisce la complessa articolazione dell’opera e analizza criticamente le informazioni biografiche che vi sono contenute, sia alla luce del dibattito scientifico degli ultimi anni sia in rapporto al capolavoro agostiniano. La traduzione – la prima integrale in italiano – è per la prima volta accompagnata da uno specifico commento che, oltre a illustrare i diversi passaggi oscuri del testo, cerca di valorizzare il virtuosismo stilistico, tipicamente tardoantico, che caratterizza la scrittura di Ennodio. Magno Felice Ennodio nacque probabilmente in Gallia nel 473/474 e fu vescovo di Pavia, importante città del regno ostrogoto, dal 513 circa fino alla sua morte, avvenuta il 17 luglio 521 (giorno in cui lo si festeggia come santo). Aveva una solida e raffinata formazione retorica, che ne fece un diplomatico e un maestro, oltre che un religioso. Per conto del papa Ormisda, si recò due volte in missione a Costantinopoli nel tentativo di ricomporre l’unità delle Chiese d’Oriente e d’Occidente. Scrisse poesie, lettere, discorsi e operette di vario genere, che forniscono molte notizie storiche e nel loro insieme costituiscono un significativo documento del carattere composito della cultura dell’epoca.
Giannotti, F. (2023). Magno Felice Ennodio, La confessione (438V = opusc. 5), a cura di Filomena Giannotti, testo latino a fronte. Milano : La Vita Felice.
Magno Felice Ennodio, La confessione (438V = opusc. 5), a cura di Filomena Giannotti, testo latino a fronte
Giannotti, Filomena
2023-01-01
Abstract
Sopravvissuto a una grave malattia grazie al miracoloso intervento di san Vittore, Magno Felice Ennodio scrive un breve racconto in forma di preghiera a Dio, in cui ripercorre parte della propria vita, con i rovesci di fortuna, i personali errori e le sofferenze che l’hanno segnata, ma anche con i benefici con cui Dio è giunto più volte in suo soccorso. Noto come Eucharisticum, questo racconto andrebbe più propriamente intitolato Confessio: non solo perché esemplato sulle Confessiones di sant’Agostino, ma perché è così che Ennodio stesso lo presenta a Dio: confessio ista. Questa edizione si apre con un’introduzione che ricostruisce la complessa articolazione dell’opera e analizza criticamente le informazioni biografiche che vi sono contenute, sia alla luce del dibattito scientifico degli ultimi anni sia in rapporto al capolavoro agostiniano. La traduzione – la prima integrale in italiano – è per la prima volta accompagnata da uno specifico commento che, oltre a illustrare i diversi passaggi oscuri del testo, cerca di valorizzare il virtuosismo stilistico, tipicamente tardoantico, che caratterizza la scrittura di Ennodio. Magno Felice Ennodio nacque probabilmente in Gallia nel 473/474 e fu vescovo di Pavia, importante città del regno ostrogoto, dal 513 circa fino alla sua morte, avvenuta il 17 luglio 521 (giorno in cui lo si festeggia come santo). Aveva una solida e raffinata formazione retorica, che ne fece un diplomatico e un maestro, oltre che un religioso. Per conto del papa Ormisda, si recò due volte in missione a Costantinopoli nel tentativo di ricomporre l’unità delle Chiese d’Oriente e d’Occidente. Scrisse poesie, lettere, discorsi e operette di vario genere, che forniscono molte notizie storiche e nel loro insieme costituiscono un significativo documento del carattere composito della cultura dell’epoca.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Magno Felice Ennodio, La confessione, a cura di F. Giannotti.pdf
non disponibili
Tipologia:
PDF editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
570.29 kB
Formato
Adobe PDF
|
570.29 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1248694