Per una pedagogia dell'adolescenza: società complessa e paesaggi della metamorfosi identitaria

Il libro tratta dell'adolescenza nella società complessa e dell'approccio relazionale e pedagogico allo sviluppo adolescenziale.Il paradigma della complessità e quello della catastrofe adolescenziale sono affrontati un una prospettiva sistemica, nella quale l’adolescenza si sviluppa attraverso un’evoluzione processuale, che vede il soggetto portatore di varie componenti che coesistono in un intreccio di relazione e di scambi. Leggendo l’adolescenza come un sistema dinamico, alla formazione viene chiesto l’impegno di ridefinire molti aspetti della relazione da offrire al soggetto nella sua fase evolutiva. Durante l’adolescenza si può dire che abbiamo un vero e proprio mondo vitale in rivoluzione, le cui potenzialità di creatività e ricchezza possono condurre ad una esistenza serena ed equilibrata, così come al suo opposto. In questo momento, infatti, sono concentrati in modo straordinario e forse unico, le trasformazioni più significative dell’esistenza umana, caratterizzate da quei punti nodali, definibili come salti qualitativi, ovvero una catastrofe – riprendendo Renè Thom – che successivamente si riproporranno ancora nell’arco della vita, ma la cui intensità difficilmente raggiungerà il livello di sofferenza e di disorientamento propri dell’adolescenza. Se durante la fase infantile le figure primarie di attaccamento e di cura sono principalmente le figure parentali, durante l’adolescenza il processo di ridefinizione di sé si attiva in modo significativo nelle relazioni con il mondo degli adulti esterni alla famiglia, educatori, insegnanti ed altri adulti significativi che entrano nel circuito relazionale dell’adolescente. Questo comporta un mandato molto forte a chi si occupa di definire i processi pedagogici e formativi, poiché la risoluzione del periodo adolescenziale, trova nelle relazioni educative extra-familiari una indiscutibile pregnanza e una ineludibile responsabilità.