La città di Sala era una piccola ma importante comunità urbana della Mauretania Tingitana, al confine sudovest dell'impero romano anche se le sue origini vengono fatte risalire all'epoca fenicia (ca. VII secolo a.C.). Durante l'epoca dei re di Mauretania, il centro guadagnò di importanza, grazie al fatto che era uno dei porti più importanti della regione, collegato alle rotte atlantiche e alle vie carovaniere dell'interno. In epoca romana, la città divenne un municipio e in seguito, forse, una colonia come indicato in alcune versioni dell'Itinerarium Antonini. Le vicende storiche che caratterizzano Sala si riflettono nei cambiamenti avvenuti nelle sue architetture e nell'urbanistica. Nel corso del tempo, a partire dagli anni del protettorato francese del Marocco, diverse ricerche sono state effettuate relativamente a questi aspetti, anche se i risultati rimangono spesso ancora inediti. Nel volume si presentano i documenti di archivio, le fotografie e le mappe relative alle prime ricerche archeologiche svolte a Sala dal francese Jules Borély assistito dalla principessa egiziana Khadija Fouad per conto del Service des Beaux-Arts et Monuments Historiques del Marocco (1929-1930). All'epoca fun messa in luce una parte della pavimentazione del Foro, un edificio con ninfeo, un arco monumentale e parte del Capitolium (edito integralmente nel volume Il Foro di Sala 1), oltre a un edificio in opera quadrata affacciato su un cardo della città romana e le terme. L'analisi della documentazione di archivio è associata ai risultati delle nuove indagini condotte dall'Università di Siena tra il 2013 e il 2018 grazie a una convenzione con il Ministère de la Jeunesse, de la Culture et de la Communication, Royaume du Maroc. Gli edifici scoperti da Borély e Fouad sono così indagati con nuove tecniche di rilievo e analisi mettendo in luce il loro valore monumentale e urbanistico nell'ambito del Foro di Sala di età imperiale romana. Oltre a ciò nel volume è proposto uno studio delle sculture di marmo e delle iscrizioni scoperte nel 1929-30 e uno studio del sistema idraulico della città antica.

Papi, E., Camporeale, S., Pansini, R. (2022). Il Foro di Sala, 2: gli scavi di Jules Borély e Khadija Fouad (1929-1930). Roma : Quasar [10.48235/1039].

Il Foro di Sala, 2: gli scavi di Jules Borély e Khadija Fouad (1929-1930)

Papi, Emanuele
;
Camporeale, Stefano
;
Pansini, Rossella
2022-01-01

Abstract

La città di Sala era una piccola ma importante comunità urbana della Mauretania Tingitana, al confine sudovest dell'impero romano anche se le sue origini vengono fatte risalire all'epoca fenicia (ca. VII secolo a.C.). Durante l'epoca dei re di Mauretania, il centro guadagnò di importanza, grazie al fatto che era uno dei porti più importanti della regione, collegato alle rotte atlantiche e alle vie carovaniere dell'interno. In epoca romana, la città divenne un municipio e in seguito, forse, una colonia come indicato in alcune versioni dell'Itinerarium Antonini. Le vicende storiche che caratterizzano Sala si riflettono nei cambiamenti avvenuti nelle sue architetture e nell'urbanistica. Nel corso del tempo, a partire dagli anni del protettorato francese del Marocco, diverse ricerche sono state effettuate relativamente a questi aspetti, anche se i risultati rimangono spesso ancora inediti. Nel volume si presentano i documenti di archivio, le fotografie e le mappe relative alle prime ricerche archeologiche svolte a Sala dal francese Jules Borély assistito dalla principessa egiziana Khadija Fouad per conto del Service des Beaux-Arts et Monuments Historiques del Marocco (1929-1930). All'epoca fun messa in luce una parte della pavimentazione del Foro, un edificio con ninfeo, un arco monumentale e parte del Capitolium (edito integralmente nel volume Il Foro di Sala 1), oltre a un edificio in opera quadrata affacciato su un cardo della città romana e le terme. L'analisi della documentazione di archivio è associata ai risultati delle nuove indagini condotte dall'Università di Siena tra il 2013 e il 2018 grazie a una convenzione con il Ministère de la Jeunesse, de la Culture et de la Communication, Royaume du Maroc. Gli edifici scoperti da Borély e Fouad sono così indagati con nuove tecniche di rilievo e analisi mettendo in luce il loro valore monumentale e urbanistico nell'ambito del Foro di Sala di età imperiale romana. Oltre a ciò nel volume è proposto uno studio delle sculture di marmo e delle iscrizioni scoperte nel 1929-30 e uno studio del sistema idraulico della città antica.
2022
9788854913226
Papi, E., Camporeale, S., Pansini, R. (2022). Il Foro di Sala, 2: gli scavi di Jules Borély e Khadija Fouad (1929-1930). Roma : Quasar [10.48235/1039].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1231535