Lo scritto introduce la monografia di Valentina De Santi che, nella sua prima parte, traccia una storia dell’esplorazione naturalistica nell’estremo Levante ligure (territori spezzino-lunigianese, con allargamento alle Alpi Apuane e all’Appennino Tosco-Emiliano), tra la fine del Settecento e i primi decenni del Novecento (e si chiude all’incirca con la fondazione, nel 1919, dell’Accademia Lunigianese di Scienze, dedicata nel 1924 a Capellini, che sancisce l’esistenza di una tradizione scientifica locale. Tale rassegna risulta utile fondamentalmente per due motivi: da un lato, per valutare quale apporto metodologico e teorico possa aver dato questa tradizione allo sviluppo di un sapere geografico-territoriale non solo locale (in pratica, l’Autrice si chiede nell’introduzione quale interesse possa avere per la geografia); dall’altro, per inquadrare la figura dello scienziato spezzino Giovanni Capellini, al quale è dedicata la seconda parte del lavoro.
Guarducci, A. (2022). Prefazione [a Viaggi e scienza in territorio ligure: dai naturalisti settecenteschi a Giovanni Capellini (1833-1922)], 7-11.
Prefazione [a Viaggi e scienza in territorio ligure: dai naturalisti settecenteschi a Giovanni Capellini (1833-1922)]
Guarducci, Anna
2022-01-01
Abstract
Lo scritto introduce la monografia di Valentina De Santi che, nella sua prima parte, traccia una storia dell’esplorazione naturalistica nell’estremo Levante ligure (territori spezzino-lunigianese, con allargamento alle Alpi Apuane e all’Appennino Tosco-Emiliano), tra la fine del Settecento e i primi decenni del Novecento (e si chiude all’incirca con la fondazione, nel 1919, dell’Accademia Lunigianese di Scienze, dedicata nel 1924 a Capellini, che sancisce l’esistenza di una tradizione scientifica locale. Tale rassegna risulta utile fondamentalmente per due motivi: da un lato, per valutare quale apporto metodologico e teorico possa aver dato questa tradizione allo sviluppo di un sapere geografico-territoriale non solo locale (in pratica, l’Autrice si chiede nell’introduzione quale interesse possa avere per la geografia); dall’altro, per inquadrare la figura dello scienziato spezzino Giovanni Capellini, al quale è dedicata la seconda parte del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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