Il volume analizza le fasi matematicamente più salienti della costruzione della nostra scala musicale. Nonostante che la melodia delle note do-re-mi-fa-sol-la-si-do sia per noi cosi familiare che quasi pensiamo sia il modo con cui la musica necessariamente si esprime, questa scala di suoni è invece il punto d’arrivo di una storia lunga più di duemila anni, che ha coinvolto musici, matematici e filosofi. La scoperta, attribuita a Pitagora, del legame tra le consonanze fondamentali e i rapporti tra i primi quattro numeri interi è stata giudicata dai Greci così sorprendente da indurli a inserire la musica tra le scienze matematiche, insieme all’aritmetica, alla geometria e all’astronomia (ciò che i Medievali chiameranno quadrivio). L’interazione tra le quattro discipline è stata continua. Molte scale musicali sono state costruite seguendo criteri puramente aritmetici, altre volte è prevalso l’aspetto geometrico, e alcuni rapporti tra note sono stati elevati fino agli astri, portando a una concezione del cosmo che ha raggiunto il Rinascimento: l’Armonia universale. Più vicino a noi, la ricerca di una scala che permettesse di ottenere accordi della massima consonanza è stata, da Cartesio e Galileo fino a Eulero, il banco di prova per una possibile spiegazione scientifica del mondo. Il prevalere di un singolo modello - la scala temperata - e una rigida divisione dei saperi hanno spinto ai margini questa lunga storia che parla di matematica ai musici e di musica ai matematici; ed è il motivo per cui, alla luce del rinnovato interesse per l’interazione tra discipline diverse, è interessante conoscerla e insegnarla.
Bellissima, F. (2022). La scala musicale: una storia tra matematica e filosofia. Roma : Carocci editore.
La scala musicale: una storia tra matematica e filosofia
FABIO BELLISSIMA
2022-01-01
Abstract
Il volume analizza le fasi matematicamente più salienti della costruzione della nostra scala musicale. Nonostante che la melodia delle note do-re-mi-fa-sol-la-si-do sia per noi cosi familiare che quasi pensiamo sia il modo con cui la musica necessariamente si esprime, questa scala di suoni è invece il punto d’arrivo di una storia lunga più di duemila anni, che ha coinvolto musici, matematici e filosofi. La scoperta, attribuita a Pitagora, del legame tra le consonanze fondamentali e i rapporti tra i primi quattro numeri interi è stata giudicata dai Greci così sorprendente da indurli a inserire la musica tra le scienze matematiche, insieme all’aritmetica, alla geometria e all’astronomia (ciò che i Medievali chiameranno quadrivio). L’interazione tra le quattro discipline è stata continua. Molte scale musicali sono state costruite seguendo criteri puramente aritmetici, altre volte è prevalso l’aspetto geometrico, e alcuni rapporti tra note sono stati elevati fino agli astri, portando a una concezione del cosmo che ha raggiunto il Rinascimento: l’Armonia universale. Più vicino a noi, la ricerca di una scala che permettesse di ottenere accordi della massima consonanza è stata, da Cartesio e Galileo fino a Eulero, il banco di prova per una possibile spiegazione scientifica del mondo. Il prevalere di un singolo modello - la scala temperata - e una rigida divisione dei saperi hanno spinto ai margini questa lunga storia che parla di matematica ai musici e di musica ai matematici; ed è il motivo per cui, alla luce del rinnovato interesse per l’interazione tra discipline diverse, è interessante conoscerla e insegnarla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1186405