Il sistema termale toscano è particolarmente ricco e ben distribuito sul territorio, in considerazione dell’articolata geo-morfologia, della storia politica e amministrativa della regione, e delle diversificate caratteristiche fisico-chimiche delle acque, con le loro differenziate qualità terapeutiche. Il libro (in 2 volumi) cerca di ricostruire le complesse dinamiche di circa un’ottantina di strutture termali tra i tempi tardo-medievali e contemporanei: luoghi di cura ma anche di svago e di socializzazione, con le loro storie differenziate nel corso dei secoli. Accanto alle tante terme note e ancora oggi attive, sono stati censiti e descritti siti termali meno noti e, talvolta, addirittura sconosciuti anche alle popolazioni locali, in quanto non più in uso anche da molto tempo, oppure trasformati o abbandonati o addirittura allo stato di rudere. Si tratta di stabilimenti complessi ma anche di modesti edifici, vasche o fontane che, insieme alle strutture per l’ospitalità, valgono a testimoniare un uso reale dell’acqua sotto il piano idroterapico, oggi o nel passato. Dopo una parte generale dedicata alla formazione e all’evoluzione del termalismo nella regione tra tempi medievali e contemporanei, la seconda parte è composta dalle schede monografiche di tutte le strutture termali individuate al fine di metterne in luce la storia, l’ubicazione topografica, la consistenza edilizia, la funzione e lo stato di conservazione attuale. Ciò è stato possibile attraverso l’indagine sul terreno e l’integrazione di fonti scritte e iconografiche come documenti di archivio, letteratura specialistica, narrativa, fotografie e cartoline d’epoca, mappe, vedute e disegni che valgono a documentare realtà oggi scomparse o profondamente trasformate. L’obiettivo è anche quello di offrire un contributo di conoscenza scientifica, di possibile utilizzazione sia per le attività culturali e didattico-educative e sia, eventualmente, per le politiche di pianificazione paesistico-territoriale, di tutela-salvaguardia o recupero di tante strutture termali che si qualificano come beni culturali, come elementi costitutivi non secondari di un sistema paesistico, risorse ambientali più o meno sfruttate in termini economici e socio-sanitari di un determinato territorio. In alcuni casi, si tratta di veri e propri esempi di heritage termale, che meriterebbero adeguati interventi di valorizzazione e di sviluppo, e che potrebbero essere inseriti in adeguati percorsi tematici e fungere da motori di ulteriore sviluppo per le strutture attive e, in generale, per i territori della Toscana.
Guarducci, A. (2021). Le terme della Toscana dal medioevo ad oggi. Storia e beni culturali. Firenze : Aska.
Le terme della Toscana dal medioevo ad oggi. Storia e beni culturali
Anna Guarducci
2021-01-01
Abstract
Il sistema termale toscano è particolarmente ricco e ben distribuito sul territorio, in considerazione dell’articolata geo-morfologia, della storia politica e amministrativa della regione, e delle diversificate caratteristiche fisico-chimiche delle acque, con le loro differenziate qualità terapeutiche. Il libro (in 2 volumi) cerca di ricostruire le complesse dinamiche di circa un’ottantina di strutture termali tra i tempi tardo-medievali e contemporanei: luoghi di cura ma anche di svago e di socializzazione, con le loro storie differenziate nel corso dei secoli. Accanto alle tante terme note e ancora oggi attive, sono stati censiti e descritti siti termali meno noti e, talvolta, addirittura sconosciuti anche alle popolazioni locali, in quanto non più in uso anche da molto tempo, oppure trasformati o abbandonati o addirittura allo stato di rudere. Si tratta di stabilimenti complessi ma anche di modesti edifici, vasche o fontane che, insieme alle strutture per l’ospitalità, valgono a testimoniare un uso reale dell’acqua sotto il piano idroterapico, oggi o nel passato. Dopo una parte generale dedicata alla formazione e all’evoluzione del termalismo nella regione tra tempi medievali e contemporanei, la seconda parte è composta dalle schede monografiche di tutte le strutture termali individuate al fine di metterne in luce la storia, l’ubicazione topografica, la consistenza edilizia, la funzione e lo stato di conservazione attuale. Ciò è stato possibile attraverso l’indagine sul terreno e l’integrazione di fonti scritte e iconografiche come documenti di archivio, letteratura specialistica, narrativa, fotografie e cartoline d’epoca, mappe, vedute e disegni che valgono a documentare realtà oggi scomparse o profondamente trasformate. L’obiettivo è anche quello di offrire un contributo di conoscenza scientifica, di possibile utilizzazione sia per le attività culturali e didattico-educative e sia, eventualmente, per le politiche di pianificazione paesistico-territoriale, di tutela-salvaguardia o recupero di tante strutture termali che si qualificano come beni culturali, come elementi costitutivi non secondari di un sistema paesistico, risorse ambientali più o meno sfruttate in termini economici e socio-sanitari di un determinato territorio. In alcuni casi, si tratta di veri e propri esempi di heritage termale, che meriterebbero adeguati interventi di valorizzazione e di sviluppo, e che potrebbero essere inseriti in adeguati percorsi tematici e fungere da motori di ulteriore sviluppo per le strutture attive e, in generale, per i territori della Toscana.File | Dimensione | Formato | |
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