Siena was affected in the early 1930s by a process of renovation with the demolition of a central district and the construction of the first suburbs. For decades the most felt problem was that of tuberculosis, an endemic disease in the city, which carried a higher mortality rate than any other disease. After World War II, a continuous expansionthe outside the medieval walls began. The story of the suburbs of Siena is emblematic, both for the design of the master plan, entrusted to an urban planner of clear fame, Luigi Piccinato, and because it was chosen a model of constellation of small satellites distant from the center, which became an object protection. This feature of small satellites had an effect both on urban transport by bus, and on the conformation of the suburbs, where the plans of INA house and the Autonomous Institute of Social Housing were implemented, but not only. New quality neighbourhoods arose, where many inhabitants went to live coming both from the coutryside and from the old town, seen at that time as "old" and not "ancient". Other popular neighbourhoods were experienced as an obligatory displacement, everywhere the initial idea of having small self-sufficient countries did not work. The regulatory plan was approved in 1959, from that date began an irreversible transfer of the city outside the walls. The historic centre no longer held the rapid population increase due to the process of abandonment of the countryside and the advance of private motorization.

Siena fu interessata all’inizio degli anni ’30 da un processo di risanamento con lo sventramento di un quartiere centrale e le costruzione dei primi quartieri di periferia. Da decenni il problema più sentito era quello della tubercolosi, malattia endemica in città, che portava un tasso di mortalità superiore a quello di qualsiasi altra malattia. Dopo la Seconda guerra mondiale, si avviò una continua espansione fuori dalle mura medioevali. La vicenda delle periferie di Siena è emblematica, sia per la progettazione del piano regolatore, affidata a un urbanista di chiara fama, Luigi Piccinato, sia perché fu scelto un modello di costellazione di piccoli satelliti distanti dal centro, il quale divenne oggetto di tutela. Questa caratteristica ebbe effetto sia sui trasporti urbani con gli autobus, sia sulla conformazione delle periferie, dove si attuarono i piani di INA casa e dell’Istituto autonomo case popolari, ma non solo. Sorsero nuovi quartieri di qualità, dove andarono a vivere molti abitanti sia inurbati sia provenienti dal centro storico, visto in quel periodo come “vecchio” e non “antico”. Altri quartieri di carattere popolare furono vissuti come uno spostamento obbligato, dappertutto l’idea iniziale di avere piccoli paesi autosufficienti non funzionò. Il piano regolatore fu approvato nel 1959, da tale data cominciò un irreversibile trasbordo della città fuori le mura, che non reggevano più l’incalzante incremento demografico dovuto al processo di inurbamento e l’avanzare della motorizzazione privata.

Maggi, S. (2021). SIena: periferia e qualità della vita nel Novecento. In A. M. Locatelli, C. Besana, N. Martinelli (a cura di), Periferie Europee. Istituzioni sociali, politiche, luoghi: Una prospettiva storica (pp. 74-86). Milano : Franco Angeli.

SIena: periferia e qualità della vita nel Novecento

Stefano Maggi
2021-01-01

Abstract

Siena was affected in the early 1930s by a process of renovation with the demolition of a central district and the construction of the first suburbs. For decades the most felt problem was that of tuberculosis, an endemic disease in the city, which carried a higher mortality rate than any other disease. After World War II, a continuous expansionthe outside the medieval walls began. The story of the suburbs of Siena is emblematic, both for the design of the master plan, entrusted to an urban planner of clear fame, Luigi Piccinato, and because it was chosen a model of constellation of small satellites distant from the center, which became an object protection. This feature of small satellites had an effect both on urban transport by bus, and on the conformation of the suburbs, where the plans of INA house and the Autonomous Institute of Social Housing were implemented, but not only. New quality neighbourhoods arose, where many inhabitants went to live coming both from the coutryside and from the old town, seen at that time as "old" and not "ancient". Other popular neighbourhoods were experienced as an obligatory displacement, everywhere the initial idea of having small self-sufficient countries did not work. The regulatory plan was approved in 1959, from that date began an irreversible transfer of the city outside the walls. The historic centre no longer held the rapid population increase due to the process of abandonment of the countryside and the advance of private motorization.
2021
9788835125228
Siena fu interessata all’inizio degli anni ’30 da un processo di risanamento con lo sventramento di un quartiere centrale e le costruzione dei primi quartieri di periferia. Da decenni il problema più sentito era quello della tubercolosi, malattia endemica in città, che portava un tasso di mortalità superiore a quello di qualsiasi altra malattia. Dopo la Seconda guerra mondiale, si avviò una continua espansione fuori dalle mura medioevali. La vicenda delle periferie di Siena è emblematica, sia per la progettazione del piano regolatore, affidata a un urbanista di chiara fama, Luigi Piccinato, sia perché fu scelto un modello di costellazione di piccoli satelliti distanti dal centro, il quale divenne oggetto di tutela. Questa caratteristica ebbe effetto sia sui trasporti urbani con gli autobus, sia sulla conformazione delle periferie, dove si attuarono i piani di INA casa e dell’Istituto autonomo case popolari, ma non solo. Sorsero nuovi quartieri di qualità, dove andarono a vivere molti abitanti sia inurbati sia provenienti dal centro storico, visto in quel periodo come “vecchio” e non “antico”. Altri quartieri di carattere popolare furono vissuti come uno spostamento obbligato, dappertutto l’idea iniziale di avere piccoli paesi autosufficienti non funzionò. Il piano regolatore fu approvato nel 1959, da tale data cominciò un irreversibile trasbordo della città fuori le mura, che non reggevano più l’incalzante incremento demografico dovuto al processo di inurbamento e l’avanzare della motorizzazione privata.
Maggi, S. (2021). SIena: periferia e qualità della vita nel Novecento. In A. M. Locatelli, C. Besana, N. Martinelli (a cura di), Periferie Europee. Istituzioni sociali, politiche, luoghi: Una prospettiva storica (pp. 74-86). Milano : Franco Angeli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1148551