Il presente contributo esamina l’opinione concorrente del giudice Pinto de Albuquerque allegata alla sentenza del 21 giugno 2016 della Corte europea dei diritti umani sul caso Al-Dulimi riguardante un individuo iscritto in una lista antiterrorismo dell'ONU e come tale colpito da sanzioni del Consiglio di sicurezza. Il lavoro sottolinea la linearità e lucidità con cui Pinto affronta il controverso tema del rapporto tra gli obblighi discendenti dalla Carta delle Nazioni Unite, in particolare dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, e gli obblighi di tutela dei diritti umani stabiliti dalla CEDU. Il grande merito dell'opinione di Pinto è che essa, dopo essersi sbarazzata della lettura artificiosa delle risoluzioni ONU reinventata dalla maggioranza della Corte, affronta senza reticenze, pudore o stucchevole political correctness (rectius: judicial diplomacy) i reali problemi sul tappeto, in primis quelli legati all’art. 103 della Carta ONU e al test della protezione equivalente. A confronto, la maggioranza, con la sua ricerca di un’illusoria “armonizzazione sistemica” tra sanzioni mirate del Consiglio di sicurezza e obblighi CEDU, finisce ancora una volta per rinviare la definizione di tali problemi, così lasciando il diritto in uno stato di incertezza e al contempo non fornendo ai giudici nazionali alcuna guida concreta in materia, eccetto l’esigenza di operare un non meglio definito sindacato sull’assenza di arbitrarietà da parte degli organi ONU in punto di iscrizione del ricorrente nella lista antiterrorismo in questione.

Pavoni, R. (2021). Chiarezza e schiettezza in tema di rapporti fra Carta delle Nazioni Unite e CEDU: sull’opinione del giudice Pinto de Albuquerque nel caso Al-Dulimi. In A. Saccucci (a cura di), Paulo Pinto de Albuquerque, I diritti umani in una prospettiva europea. Opinioni concorrenti e dissenzienti (2016-2020) (pp. 980-987). Napoli : Editoriale Scientifica.

Chiarezza e schiettezza in tema di rapporti fra Carta delle Nazioni Unite e CEDU: sull’opinione del giudice Pinto de Albuquerque nel caso Al-Dulimi

Riccardo Pavoni
2021-01-01

Abstract

Il presente contributo esamina l’opinione concorrente del giudice Pinto de Albuquerque allegata alla sentenza del 21 giugno 2016 della Corte europea dei diritti umani sul caso Al-Dulimi riguardante un individuo iscritto in una lista antiterrorismo dell'ONU e come tale colpito da sanzioni del Consiglio di sicurezza. Il lavoro sottolinea la linearità e lucidità con cui Pinto affronta il controverso tema del rapporto tra gli obblighi discendenti dalla Carta delle Nazioni Unite, in particolare dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, e gli obblighi di tutela dei diritti umani stabiliti dalla CEDU. Il grande merito dell'opinione di Pinto è che essa, dopo essersi sbarazzata della lettura artificiosa delle risoluzioni ONU reinventata dalla maggioranza della Corte, affronta senza reticenze, pudore o stucchevole political correctness (rectius: judicial diplomacy) i reali problemi sul tappeto, in primis quelli legati all’art. 103 della Carta ONU e al test della protezione equivalente. A confronto, la maggioranza, con la sua ricerca di un’illusoria “armonizzazione sistemica” tra sanzioni mirate del Consiglio di sicurezza e obblighi CEDU, finisce ancora una volta per rinviare la definizione di tali problemi, così lasciando il diritto in uno stato di incertezza e al contempo non fornendo ai giudici nazionali alcuna guida concreta in materia, eccetto l’esigenza di operare un non meglio definito sindacato sull’assenza di arbitrarietà da parte degli organi ONU in punto di iscrizione del ricorrente nella lista antiterrorismo in questione.
2021
978-88-9391-973-9
Pavoni, R. (2021). Chiarezza e schiettezza in tema di rapporti fra Carta delle Nazioni Unite e CEDU: sull’opinione del giudice Pinto de Albuquerque nel caso Al-Dulimi. In A. Saccucci (a cura di), Paulo Pinto de Albuquerque, I diritti umani in una prospettiva europea. Opinioni concorrenti e dissenzienti (2016-2020) (pp. 980-987). Napoli : Editoriale Scientifica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1135149