Il lavoro è frutto di una lunga ricerca su materiali editi e manoscritti conservati negli archivi e nelle biblioteche, specialmente di Firenze e di Siena, che documentano la storia del termalismo in Toscana dal tardo medioevo all’età contemporanea, con particolare attenzione ai Bagni di Petriolo, la cui evoluzione è stata trattata nel primo volume di questa serie (Gelli e Guarducci, 2018). La documentazione utilizzata comprende i trattati e i compendi medico-scientifici (che si diffondono soprattutto tra XV e XVI con l’invenzione della stampa), finalizzati a valorizzare le virtù terapeutiche delle acque minerali, nel tentativo anche di fornire delle regole e soprattutto di far conoscere la straordinaria ricchezza delle sorgenti termali. La documentazione prodotta dai funzionari amministrativi nel corso delle visite periodiche funzionali alla conoscenza e al governo del territorio; gli scritti degli scienziati naturalisti che fioriscono specialmente tra la metà e la fine del XVIII secolo; le opere letterarie (novelle e diari di viaggiatori); le descrizioni degli eruditi, il più importante dei quali per la Toscana è sicuramente Emanuele Repetti; le guide turistiche specialistiche che si diffondono a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo con lo sviluppo della pratica del termalismo, rivolte a medici e curanti per far conoscere i centri termali e promuovere anche un uso corretto delle acque e dei fanghi; infine le inchieste, come quella condotta dalla Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno nel 1917 per raccogliere informazioni sugli stabilimenti e sulle sorgenti, con l’obiettivo di regolamentare il settore.
Guarducci, A., Gelli, B. (2020). I Bagni di Petriolo nei documenti d’archivio, nei trattati scientifici, nella letteratura, nelle relazioni di governo, nelle guide turistiche (secoli XIV-XX). In A. PAOLELLA (a cura di), Bagni di Petriolo. Restauro e valorizzazione. 2 (pp. 52-110). Firenze : EDIFIR.
I Bagni di Petriolo nei documenti d’archivio, nei trattati scientifici, nella letteratura, nelle relazioni di governo, nelle guide turistiche (secoli XIV-XX)
Anna Guarducci
Membro del Collaboration Group
;Barbara Gelli
Membro del Collaboration Group
2020-01-01
Abstract
Il lavoro è frutto di una lunga ricerca su materiali editi e manoscritti conservati negli archivi e nelle biblioteche, specialmente di Firenze e di Siena, che documentano la storia del termalismo in Toscana dal tardo medioevo all’età contemporanea, con particolare attenzione ai Bagni di Petriolo, la cui evoluzione è stata trattata nel primo volume di questa serie (Gelli e Guarducci, 2018). La documentazione utilizzata comprende i trattati e i compendi medico-scientifici (che si diffondono soprattutto tra XV e XVI con l’invenzione della stampa), finalizzati a valorizzare le virtù terapeutiche delle acque minerali, nel tentativo anche di fornire delle regole e soprattutto di far conoscere la straordinaria ricchezza delle sorgenti termali. La documentazione prodotta dai funzionari amministrativi nel corso delle visite periodiche funzionali alla conoscenza e al governo del territorio; gli scritti degli scienziati naturalisti che fioriscono specialmente tra la metà e la fine del XVIII secolo; le opere letterarie (novelle e diari di viaggiatori); le descrizioni degli eruditi, il più importante dei quali per la Toscana è sicuramente Emanuele Repetti; le guide turistiche specialistiche che si diffondono a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo con lo sviluppo della pratica del termalismo, rivolte a medici e curanti per far conoscere i centri termali e promuovere anche un uso corretto delle acque e dei fanghi; infine le inchieste, come quella condotta dalla Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno nel 1917 per raccogliere informazioni sugli stabilimenti e sulle sorgenti, con l’obiettivo di regolamentare il settore.File | Dimensione | Formato | |
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