Il saggio analizza la produzione architettonica Déco in Tunisia negli anni Trenta nelle sue diverse ispirazioni e declinazioni: da una parte le architetture dei professionisti francesi, che inevitabilmente importano modelli elaborati nella "madrepatria"; dall'altra, pur senza una netta distinzione, l'architettura praticata dai professionisti locali, principalmente di nazionalità italiana, che semplificando il repertorio decorativo si affida a un plastico gioco di volumi elementari che sfruttano la valenza scenografica della luce mediterranea. A un'architettura colta, che si fonda su precisi e programmatici schemi compositivi, si affianca quindi un'architettura di volumi dal carattere "spontaneo" e antintellettuale, orientata verso un'alleanza con la tradizione locale che, per la folta e radicata comunità italiana di Tunisia, è in gran parte condivisa.
Quattrocchi, L. (2020). Composizione e volume: l'architettura Art Déco in Tunisia tra modelli d'importazione e cultura locale. In G. Tomasella (a cura di), Il confronto con l'alterità tra Ottocento e Novecento. Aspetti critici e proposte visive (pp. 151-166). Macerata : Quodlibet.
Composizione e volume: l'architettura Art Déco in Tunisia tra modelli d'importazione e cultura locale
Luca Quattrocchi
2020-01-01
Abstract
Il saggio analizza la produzione architettonica Déco in Tunisia negli anni Trenta nelle sue diverse ispirazioni e declinazioni: da una parte le architetture dei professionisti francesi, che inevitabilmente importano modelli elaborati nella "madrepatria"; dall'altra, pur senza una netta distinzione, l'architettura praticata dai professionisti locali, principalmente di nazionalità italiana, che semplificando il repertorio decorativo si affida a un plastico gioco di volumi elementari che sfruttano la valenza scenografica della luce mediterranea. A un'architettura colta, che si fonda su precisi e programmatici schemi compositivi, si affianca quindi un'architettura di volumi dal carattere "spontaneo" e antintellettuale, orientata verso un'alleanza con la tradizione locale che, per la folta e radicata comunità italiana di Tunisia, è in gran parte condivisa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1122248