l contributo ripercorre la vicenda poco più che secolare del monastero senese dei Benedettini di Montefano (1311-1432). L'inserimento dell'esperienza silvestrina nel quadro delle strutture ecclesiatiche e della vita religiosa cittadina di fine Duecento, le forme in cui si tradusse il riuscito radicamento locale del carisma silvestrino nel primo Trecento vengono ricostuiti ed interpretati principalmente alla luce del serrato confronto che questo inserimento innesca con le altre novae religiones di più o meno recente impianto allora attive in città. Nella costruzione di quel successo determinante, accanto alle relazioni instaurate da un lato con l'episcopato e dall'altro con i lignaggi attivi nella porzione dello spazio urbano in cui i silvestrini si inserirono, risulta il confronto con due altre famiglie regolari approdate alla città nel maturo duecento: da un lato quella Servita e dall'altra quella - sinora misconosciuta - degli eremiti di san Giovanni Battista. Non meno rilevanti appaiono, per altro, i punti di contatto che legano il contesto dell'inserimento silvestrino e le tensioni da cui emerge - nella relatà senese e toscana di quello stesso primo trecento, il rinnovamento monastico proposto dalla famiglia olivetana. Ne risulta l'immagine di assai dinamico sottobosco di esperienze 'minori', capaci di ritagliarsi un ruolo tutt'altro che marginale nella chiesa e nella società locale, in un panorama religioso cittadino che, anche a Siena, non appare affatto monopolizzato nel primo Trecento dal protagonismo degli ordini mendicanti maggiori cui è stata per lungo tempo riservata dalla storiografua un''attenzione pressochè esclusiva. Così anche presentano tratti non del tutto scontati le immagini che è possibile ricostruire della innegabile stagnazione cui quel vitale panorama, e in esso l'esperienza silvestrina, approda nella seconda metà del secolo XIV.

Pellegrini, M. (2020). Conventus et fratres sancti Spiritus de Senis: monaci Silvestrini e novae religiones nella società senese del Trecento, tra integrazione e proposta religiosa. In F. Salvestrini (a cura di), I monaci silvestrini e la Toscana fra XIII e XVII secolo (pp. 61-97). Firenze : Olschki.

Conventus et fratres sancti Spiritus de Senis: monaci Silvestrini e novae religiones nella società senese del Trecento, tra integrazione e proposta religiosa

M. Pellegrini
2020-01-01

Abstract

l contributo ripercorre la vicenda poco più che secolare del monastero senese dei Benedettini di Montefano (1311-1432). L'inserimento dell'esperienza silvestrina nel quadro delle strutture ecclesiatiche e della vita religiosa cittadina di fine Duecento, le forme in cui si tradusse il riuscito radicamento locale del carisma silvestrino nel primo Trecento vengono ricostuiti ed interpretati principalmente alla luce del serrato confronto che questo inserimento innesca con le altre novae religiones di più o meno recente impianto allora attive in città. Nella costruzione di quel successo determinante, accanto alle relazioni instaurate da un lato con l'episcopato e dall'altro con i lignaggi attivi nella porzione dello spazio urbano in cui i silvestrini si inserirono, risulta il confronto con due altre famiglie regolari approdate alla città nel maturo duecento: da un lato quella Servita e dall'altra quella - sinora misconosciuta - degli eremiti di san Giovanni Battista. Non meno rilevanti appaiono, per altro, i punti di contatto che legano il contesto dell'inserimento silvestrino e le tensioni da cui emerge - nella relatà senese e toscana di quello stesso primo trecento, il rinnovamento monastico proposto dalla famiglia olivetana. Ne risulta l'immagine di assai dinamico sottobosco di esperienze 'minori', capaci di ritagliarsi un ruolo tutt'altro che marginale nella chiesa e nella società locale, in un panorama religioso cittadino che, anche a Siena, non appare affatto monopolizzato nel primo Trecento dal protagonismo degli ordini mendicanti maggiori cui è stata per lungo tempo riservata dalla storiografua un''attenzione pressochè esclusiva. Così anche presentano tratti non del tutto scontati le immagini che è possibile ricostruire della innegabile stagnazione cui quel vitale panorama, e in esso l'esperienza silvestrina, approda nella seconda metà del secolo XIV.
2020
978 88 222 6705 4
Pellegrini, M. (2020). Conventus et fratres sancti Spiritus de Senis: monaci Silvestrini e novae religiones nella società senese del Trecento, tra integrazione e proposta religiosa. In F. Salvestrini (a cura di), I monaci silvestrini e la Toscana fra XIII e XVII secolo (pp. 61-97). Firenze : Olschki.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1109232