Questo lavoro restituirà i dati di una ricerca condotta presso l’Archivio Storico dell’Ospedale Neuropsichiatrico di Arezzo. Lo scopo è quello di indagare e analizzare il fenomeno del suicidio nei pazienti ricoverati all’interno dell’istituto aretino nell’arco di quasi un secolo: dal 1901 (anno dell’apertura ufficiale della struttura) al 1990 (anno della sua chiusura). Ciò avverrà attraverso lo studio del patrimonio documentale che l’archivio mette a disposizione. Una parte del lavoro tenterà di ricostruire le procedure mediante le quali la struttura manicomiale affrontava gli aspetti organizzativi e disciplinari legati all’evento. Una parte molto ricca delle storie dei pazienti suicidi – almeno fino agli anni ’70 – è infatti riservata agli interrogatori di infermieri e medici e alle loro dichiarazioni in merito al comportamento del paziente e alle dinamiche dell’accadimento. La finalità è quella di restituire la fotografia di un fenomeno che, per quanto noto, è in letteratura specifica poco approfondito, se si escludono alcune pubblicazioni come quelle di Morselli (1879), di De Albertis (1891), di Lombroso (1897), di Durkeim (1897), di Altavilla (1910 -1932 ), di Massarotti (1913) o di Ferri (1925), che tentarono di definire il suicidio circoscrivendo l’analisi alle peculiarità descrittive con cui si manifestava, alla mera statistica e, perlopiù, al tentativo di creare una classificazione che ha incluso, di volta in volta, gli aspetti motivazionali legati all’atto, la tipologia o la presunta eziologia.

Occhini, L. (2019). Suicidio e reclusione manicomiale (1901-1990). In Storia e psichiatria. Problemi, ricerche, fonti (pp. 185-200). Milano : Biblion Edizioni.

Suicidio e reclusione manicomiale (1901-1990)

Laura Occhini
2019-01-01

Abstract

Questo lavoro restituirà i dati di una ricerca condotta presso l’Archivio Storico dell’Ospedale Neuropsichiatrico di Arezzo. Lo scopo è quello di indagare e analizzare il fenomeno del suicidio nei pazienti ricoverati all’interno dell’istituto aretino nell’arco di quasi un secolo: dal 1901 (anno dell’apertura ufficiale della struttura) al 1990 (anno della sua chiusura). Ciò avverrà attraverso lo studio del patrimonio documentale che l’archivio mette a disposizione. Una parte del lavoro tenterà di ricostruire le procedure mediante le quali la struttura manicomiale affrontava gli aspetti organizzativi e disciplinari legati all’evento. Una parte molto ricca delle storie dei pazienti suicidi – almeno fino agli anni ’70 – è infatti riservata agli interrogatori di infermieri e medici e alle loro dichiarazioni in merito al comportamento del paziente e alle dinamiche dell’accadimento. La finalità è quella di restituire la fotografia di un fenomeno che, per quanto noto, è in letteratura specifica poco approfondito, se si escludono alcune pubblicazioni come quelle di Morselli (1879), di De Albertis (1891), di Lombroso (1897), di Durkeim (1897), di Altavilla (1910 -1932 ), di Massarotti (1913) o di Ferri (1925), che tentarono di definire il suicidio circoscrivendo l’analisi alle peculiarità descrittive con cui si manifestava, alla mera statistica e, perlopiù, al tentativo di creare una classificazione che ha incluso, di volta in volta, gli aspetti motivazionali legati all’atto, la tipologia o la presunta eziologia.
2019
9788833830339
Occhini, L. (2019). Suicidio e reclusione manicomiale (1901-1990). In Storia e psichiatria. Problemi, ricerche, fonti (pp. 185-200). Milano : Biblion Edizioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1087250