Il Laboratorio di Geografia dell’Università di Siena può vantare un lungo percorso nella sperimentazione e nello sviluppo di progetti di tipo interdisciplinare caratterizzati soprattutto dall’uso delle tecnologie digitali applicate allo studio della geografia storica. Nel corso dei suoi ormai vent’anni di attività, il gruppo di persone che ha gravitato intorno al Laboratorio si è distinto soprattutto per essersi impegnato in progetti di digitalizzazione e georeferenziazione di documenti geocartografici di differente natura. L’esempio più emblematico è il progetto Imago Tusciae che ha implicato l’acquisizione digitale di più di 8000 mappe storiche della Toscana disperse in 11 archivi nazionali e internazionali. Questa e altre esperienze, come quella relativa alla digitalizzazione, schedatura e mappatura del Dizionario Geografico Fisico e Storico di Emanuele Repetti, sono progetti caratterizzati dalla costruzione di infrastrutture rappresentanti veri e propri strumenti di ricerca che in questi anni ne hanno garantito la piena fruizione non solo da parte della comunità scientifica, ma anche di un gran numero di pubblici utenti. In tempi più recenti, il Laboratorio si è impegnato anche nella costruzione e definizione di percorsi applicativi di metodologia quali l’analisi dei Big-Data e dell’intelligenza artificiale applicati allo studio dei rapporti tra società e spazio.

MACCHI JANICA, G., Guarducci, A. (2019). Il laboratorio di geografia dell’università di Siena: tra tradizione e innovazione. In A. D'ASCENZO (a cura di), Laboratori geografici scientifici in rete: ricerca, didattica, progettualità (XI Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS, Roma 15-16 marzo 2018) (pp. 187-203). Roma : Labgeo Caraci.

Il laboratorio di geografia dell’università di Siena: tra tradizione e innovazione

Giancarlo Macchi Janica
;
Anna Guarducci
2019-01-01

Abstract

Il Laboratorio di Geografia dell’Università di Siena può vantare un lungo percorso nella sperimentazione e nello sviluppo di progetti di tipo interdisciplinare caratterizzati soprattutto dall’uso delle tecnologie digitali applicate allo studio della geografia storica. Nel corso dei suoi ormai vent’anni di attività, il gruppo di persone che ha gravitato intorno al Laboratorio si è distinto soprattutto per essersi impegnato in progetti di digitalizzazione e georeferenziazione di documenti geocartografici di differente natura. L’esempio più emblematico è il progetto Imago Tusciae che ha implicato l’acquisizione digitale di più di 8000 mappe storiche della Toscana disperse in 11 archivi nazionali e internazionali. Questa e altre esperienze, come quella relativa alla digitalizzazione, schedatura e mappatura del Dizionario Geografico Fisico e Storico di Emanuele Repetti, sono progetti caratterizzati dalla costruzione di infrastrutture rappresentanti veri e propri strumenti di ricerca che in questi anni ne hanno garantito la piena fruizione non solo da parte della comunità scientifica, ma anche di un gran numero di pubblici utenti. In tempi più recenti, il Laboratorio si è impegnato anche nella costruzione e definizione di percorsi applicativi di metodologia quali l’analisi dei Big-Data e dell’intelligenza artificiale applicati allo studio dei rapporti tra società e spazio.
2019
978-88-941810-7-4
978-88-941810-8-1
MACCHI JANICA, G., Guarducci, A. (2019). Il laboratorio di geografia dell’università di Siena: tra tradizione e innovazione. In A. D'ASCENZO (a cura di), Laboratori geografici scientifici in rete: ricerca, didattica, progettualità (XI Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS, Roma 15-16 marzo 2018) (pp. 187-203). Roma : Labgeo Caraci.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Guarducci Macchi.pdf

non disponibili

Descrizione: Articolo principale
Tipologia: PDF editoriale
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 293.6 kB
Formato Adobe PDF
293.6 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1086232