Within the broader thematic and problematic framework of the study of the functioning of justice in the thirteenth and fourteenth centuries, the age of affirmation of "comuni di popolo" and the construction and consolidation of territorial dominations in central-northern Italy, the essay analyzes the recourse to ecclesiastical justice from part of communities in debt as an instrument of resistance and negotiation with the dominant and their creditors, all belonging to the socio-economic elite of the city; bankers and businessmen, largely involved in political life and institutions, who found in the instrument of credit to the state a robust driving force for affirmation and legitimacy. Through the analysis of unpublished sources relating to the selected case study, the author deconstructs the "narrative" of the dominant (aimed at representing the insolvency and recourse to the ecclesiastical court by the "comitatini" as attacks on the municipal jurisdiction and the "buono e pacifico stato") putting in evidence the capacity of elaboration and political action of the rural communities: able to use an articulated range of resources.

Entro la più ampia cornice tematica e problematica dello studio del funzionamento della giustizia nei secoli XIII e XIV, età di affermazione dei regimi di popolo e di costruzione e consolidamento dei dominati territoriali nell'Italia centro settentrionale, Il saggio analizza il ricorso alla giustizia ecclesiastica da parte di comunità indebitate come strumento di resistenza e di negoziazione con la dominante e i loro creditori, tutti appartenenti all'élite socio economica cittadina; banchieri e affaristi, largamente implicati nella vita politica e nelle istituzioni, che trovarono nello strumento del credito allo stato un robusto volano di affermazione e legittimazione. Attraverso analisi di documentazione inedita relativa al caso di studio selezionato, l'autrice decostruisce la "narrazione" della dominante (mirante a rappresentare l'insolvenza e il ricorso alla corte ecclesiastica da parte dei comitatini come attacchi alla giurisdizione comunale e al buono stato) mettendo in evidenza la capacità di elaborazione e di azione politica delle comunità rurali: capaci di usare a proprio vantaggio una gamma articolata di risorse.

Mucciarelli, R. (2019). Storie di debiti e di conflitti tra procedure di giustizia e prassi politica (Siena e il suo territorio, fine XIII - inizio XIV secolo). In M.Benedetti, A. Santangelo Cordani, A.Bassani (a cura di), Tra storia e diritto. Giustizia laica e giustizia ecclesiastica dal medioevo all'età moderna (pp. 105-135). Milano : Giuffrè Francis Lefebvre.

Storie di debiti e di conflitti tra procedure di giustizia e prassi politica (Siena e il suo territorio, fine XIII - inizio XIV secolo)

Roberta Mucciarelli
2019-01-01

Abstract

Within the broader thematic and problematic framework of the study of the functioning of justice in the thirteenth and fourteenth centuries, the age of affirmation of "comuni di popolo" and the construction and consolidation of territorial dominations in central-northern Italy, the essay analyzes the recourse to ecclesiastical justice from part of communities in debt as an instrument of resistance and negotiation with the dominant and their creditors, all belonging to the socio-economic elite of the city; bankers and businessmen, largely involved in political life and institutions, who found in the instrument of credit to the state a robust driving force for affirmation and legitimacy. Through the analysis of unpublished sources relating to the selected case study, the author deconstructs the "narrative" of the dominant (aimed at representing the insolvency and recourse to the ecclesiastical court by the "comitatini" as attacks on the municipal jurisdiction and the "buono e pacifico stato") putting in evidence the capacity of elaboration and political action of the rural communities: able to use an articulated range of resources.
2019
9788828812371
Entro la più ampia cornice tematica e problematica dello studio del funzionamento della giustizia nei secoli XIII e XIV, età di affermazione dei regimi di popolo e di costruzione e consolidamento dei dominati territoriali nell'Italia centro settentrionale, Il saggio analizza il ricorso alla giustizia ecclesiastica da parte di comunità indebitate come strumento di resistenza e di negoziazione con la dominante e i loro creditori, tutti appartenenti all'élite socio economica cittadina; banchieri e affaristi, largamente implicati nella vita politica e nelle istituzioni, che trovarono nello strumento del credito allo stato un robusto volano di affermazione e legittimazione. Attraverso analisi di documentazione inedita relativa al caso di studio selezionato, l'autrice decostruisce la "narrazione" della dominante (mirante a rappresentare l'insolvenza e il ricorso alla corte ecclesiastica da parte dei comitatini come attacchi alla giurisdizione comunale e al buono stato) mettendo in evidenza la capacità di elaborazione e di azione politica delle comunità rurali: capaci di usare a proprio vantaggio una gamma articolata di risorse.
Mucciarelli, R. (2019). Storie di debiti e di conflitti tra procedure di giustizia e prassi politica (Siena e il suo territorio, fine XIII - inizio XIV secolo). In M.Benedetti, A. Santangelo Cordani, A.Bassani (a cura di), Tra storia e diritto. Giustizia laica e giustizia ecclesiastica dal medioevo all'età moderna (pp. 105-135). Milano : Giuffrè Francis Lefebvre.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1082328