Molto spesso, immersi come siamo nei nostri impegni quotidiani, ci dimentichiamo che quello che oggi possediamo è il risultato di una lunga serie di conquiste tecnologiche che hanno contrassegnato la storia dell’umanità. Se era successo relativamente poco prima del XVIII secolo, con la rivoluzione industriale si è dato il via ad un processo di sviluppo estremamente rapido, che dagli anni novanta ad oggi ha generato continue e repentine accelerazioni. Il pericolo è che si sottovaluti questa dinamica e che ci si ritrovi ad usare tecnologie, come gli smartphone, senza nemmeno chiedersi come si sia potuti arrivare a riunire in un solo strumento, per giunta tascabile, tutti quei media che fino a poco tempo fa avevano forme, dimensioni, interfacce e principi di funzionamento completamente diversi tra loro. Infatti, prima degli anni novanta, che similitudini c’erano tra un telefono e una macchina fotografica, tra un computer e una radio, tra un televisore e una videocamera? Tutti questi strumenti che sono divenuti fondamentali per lavorare, immancabili nelle nostre case e fondamentali nel tempo libero avevano ben pochi punti in comune tra di loro prima dell’avvento della rivoluzione digitale. Un telefono e una macchina fotografica cosa potevano mai condividere? Oggi ogni nuovo telefono è venduto anche grazie all’aumento della risoluzione in pixel della macchina fotografica che incorpora. La cosiddetta “convergenza digitale” unita alla crescente miniaturizzazione dell’hardware ha permesso in pochi anni di far convergere in un unico dispositivo tutte le tecnologie che abbiamo appena ricordato. Siamo dunque veramente consapevoli di quale sia stata la portata di questa incredibile rivoluzione? Siamo ancora in grado di rispondere a domande su quando, dove e chi ha segnato questo straordinario percorso di sviluppo tecnologico? Molti dei cosiddetti “nativi digitali” fanno fatica a distinguere l’invenzione del world wide web da quella dei motori di ricerca, e soprattutto confondono la cronologia di queste conquiste. E’ opportuno quindi iniziare ricordando da dove veniamo, per capire quello che stiamo facendo e infine provare a immaginare dove stiamo andando.

Masini, M. (2017). L'indice e il pollice. In M.Masini, J.Pasquini, G.Segreto (a cura di), Marketing e Comunicazione. Strategie, strumenti, casi pratici (pp. 255-267). Milano : Hoepli.

L'indice e il pollice

Masini Maurizio
2017-01-01

Abstract

Molto spesso, immersi come siamo nei nostri impegni quotidiani, ci dimentichiamo che quello che oggi possediamo è il risultato di una lunga serie di conquiste tecnologiche che hanno contrassegnato la storia dell’umanità. Se era successo relativamente poco prima del XVIII secolo, con la rivoluzione industriale si è dato il via ad un processo di sviluppo estremamente rapido, che dagli anni novanta ad oggi ha generato continue e repentine accelerazioni. Il pericolo è che si sottovaluti questa dinamica e che ci si ritrovi ad usare tecnologie, come gli smartphone, senza nemmeno chiedersi come si sia potuti arrivare a riunire in un solo strumento, per giunta tascabile, tutti quei media che fino a poco tempo fa avevano forme, dimensioni, interfacce e principi di funzionamento completamente diversi tra loro. Infatti, prima degli anni novanta, che similitudini c’erano tra un telefono e una macchina fotografica, tra un computer e una radio, tra un televisore e una videocamera? Tutti questi strumenti che sono divenuti fondamentali per lavorare, immancabili nelle nostre case e fondamentali nel tempo libero avevano ben pochi punti in comune tra di loro prima dell’avvento della rivoluzione digitale. Un telefono e una macchina fotografica cosa potevano mai condividere? Oggi ogni nuovo telefono è venduto anche grazie all’aumento della risoluzione in pixel della macchina fotografica che incorpora. La cosiddetta “convergenza digitale” unita alla crescente miniaturizzazione dell’hardware ha permesso in pochi anni di far convergere in un unico dispositivo tutte le tecnologie che abbiamo appena ricordato. Siamo dunque veramente consapevoli di quale sia stata la portata di questa incredibile rivoluzione? Siamo ancora in grado di rispondere a domande su quando, dove e chi ha segnato questo straordinario percorso di sviluppo tecnologico? Molti dei cosiddetti “nativi digitali” fanno fatica a distinguere l’invenzione del world wide web da quella dei motori di ricerca, e soprattutto confondono la cronologia di queste conquiste. E’ opportuno quindi iniziare ricordando da dove veniamo, per capire quello che stiamo facendo e infine provare a immaginare dove stiamo andando.
2017
978-8820375560
Masini, M. (2017). L'indice e il pollice. In M.Masini, J.Pasquini, G.Segreto (a cura di), Marketing e Comunicazione. Strategie, strumenti, casi pratici (pp. 255-267). Milano : Hoepli.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Indice e pollice.pdf

non disponibili

Descrizione: articolo principale
Tipologia: PDF editoriale
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 251.66 kB
Formato Adobe PDF
251.66 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1082189