Nel corso dell’Ottocento, le collezioni botaniche e farmacognostiche acquistarono un ruolo sempre più importante per gli studenti di Farmacia e di Medicina: da semplici oggetti di collezione, divengono attorno al 1850 strumenti scientifici legati all’espansione della Farmacognosia come disciplina regina della Farmacia accademica di quei tempi. Oggi le stesse collezioni, divenute storiche, hanno la possibilità di giocare un nuovo ruolo nella divulgazione delle scienze mediche perché dotate, loro prerogativa, di duttilità d’uso. Esiste cioè «la possibilità e l’opportunità di “usare” il museo scientifico, o la collezione scientifica quale mezzo duttile e idoneo a qualsiasi fruitore, per “fare scienza". Ad esempio, la collezione di droghe medicinali dell’Università di Siena, nata a metà dell’Ottocento come raccolta della Scuola di Materia Medica e del suo Laboratorio di Farmacologia, restituisce una possibile ricostruzione del contesto storico-medico nel quale la stessa venne a costituirsi, testimoniando la crescente importanza attribuita al dato sperimentale.

Valacchi, M.L. (2015). Percorsi della conoscenza: excursus storiografico. La collezione di droghe medicinali della Scuola di Materia medica dell’Università di Siena. In I labirinti della medicina : atti del 50. Congresso nazionale della Società italiana di storia della medicina (pp. 79-84). Palermo : Zacco pittographiae.

Percorsi della conoscenza: excursus storiografico. La collezione di droghe medicinali della Scuola di Materia medica dell’Università di Siena

Valacchi Maria Luisa
2015-01-01

Abstract

Nel corso dell’Ottocento, le collezioni botaniche e farmacognostiche acquistarono un ruolo sempre più importante per gli studenti di Farmacia e di Medicina: da semplici oggetti di collezione, divengono attorno al 1850 strumenti scientifici legati all’espansione della Farmacognosia come disciplina regina della Farmacia accademica di quei tempi. Oggi le stesse collezioni, divenute storiche, hanno la possibilità di giocare un nuovo ruolo nella divulgazione delle scienze mediche perché dotate, loro prerogativa, di duttilità d’uso. Esiste cioè «la possibilità e l’opportunità di “usare” il museo scientifico, o la collezione scientifica quale mezzo duttile e idoneo a qualsiasi fruitore, per “fare scienza". Ad esempio, la collezione di droghe medicinali dell’Università di Siena, nata a metà dell’Ottocento come raccolta della Scuola di Materia Medica e del suo Laboratorio di Farmacologia, restituisce una possibile ricostruzione del contesto storico-medico nel quale la stessa venne a costituirsi, testimoniando la crescente importanza attribuita al dato sperimentale.
2015
978-88-945823-3-8
Valacchi, M.L. (2015). Percorsi della conoscenza: excursus storiografico. La collezione di droghe medicinali della Scuola di Materia medica dell’Università di Siena. In I labirinti della medicina : atti del 50. Congresso nazionale della Società italiana di storia della medicina (pp. 79-84). Palermo : Zacco pittographiae.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1079789