In che misura e con quale ritmo si è trasformata negli ultimi decenni la popolazione delle aree rurali della regione Toscana? Ancora oggi persiste in vari settori - fra i quali anche quello del mondo accademico- l'idea che l'esodo dalle campagne si sia arrestato durante la fine degli anni Ottanta e che a partire dagli inizi degli anni Novanta vi sia stata un'inversione di tendenza. Questa idea, che in parte si conferma vera, si è ulteriormente rafforzata a causa di un non ben definito stanziamento da parte di nuove generazioni che vedono nel contatto diretto con la natura, nella produzione biologica, genuina e sostenibile, un traguardo o uno stile di vita da perseguire e difendere. Oggetto del presente contributo non è quello di dimostrare l'infondatezza delle due interpretazioni enunciate, quanto di evidenziare come una tale lettura non possa essere estesa arbitrariamente come unica spiegazione della trasformazione del paesaggio rurale italiano. A ben vedere, e come sarà più illustrato nelle conclusioni dell'articolo, la situazione non può essere rappresentata in un unico modello di sintesi. E non solo, si tratta di un quadro a pelle di leopardo. Benché vi siano forze che determinano cause generali, si tratta, sul lato delle conseguenze, di una geografia della popolazione consistente in una realtà priva di un modello generale e strutturata su scale geografiche diverse. Quello delle aree rurali appare come un paesaggio caratterizzato da una polarizzazione dominante. Da una parte una rioccupazione dettata dall'urbanizzazione; dall'altra un abbandono progressivo di certe aree che ha oramai raggiunto, per una superficie consistente della regione sotto esame, un livello che definirò in questa sede come desertificazione demografica.
MACCHI JANICA, G. (2015). Desertificazione e ripopolamento: trasformazione del paesaggio rurale toscano (1991-2011). In Trame nello spazio: quaderni di geografia storica e quantitativa (pp. 41-50). Firenze : All'Insegna del Giglio.
Desertificazione e ripopolamento: trasformazione del paesaggio rurale toscano (1991-2011)
Giancarlo Macchi Janica
2015-01-01
Abstract
In che misura e con quale ritmo si è trasformata negli ultimi decenni la popolazione delle aree rurali della regione Toscana? Ancora oggi persiste in vari settori - fra i quali anche quello del mondo accademico- l'idea che l'esodo dalle campagne si sia arrestato durante la fine degli anni Ottanta e che a partire dagli inizi degli anni Novanta vi sia stata un'inversione di tendenza. Questa idea, che in parte si conferma vera, si è ulteriormente rafforzata a causa di un non ben definito stanziamento da parte di nuove generazioni che vedono nel contatto diretto con la natura, nella produzione biologica, genuina e sostenibile, un traguardo o uno stile di vita da perseguire e difendere. Oggetto del presente contributo non è quello di dimostrare l'infondatezza delle due interpretazioni enunciate, quanto di evidenziare come una tale lettura non possa essere estesa arbitrariamente come unica spiegazione della trasformazione del paesaggio rurale italiano. A ben vedere, e come sarà più illustrato nelle conclusioni dell'articolo, la situazione non può essere rappresentata in un unico modello di sintesi. E non solo, si tratta di un quadro a pelle di leopardo. Benché vi siano forze che determinano cause generali, si tratta, sul lato delle conseguenze, di una geografia della popolazione consistente in una realtà priva di un modello generale e strutturata su scale geografiche diverse. Quello delle aree rurali appare come un paesaggio caratterizzato da una polarizzazione dominante. Da una parte una rioccupazione dettata dall'urbanizzazione; dall'altra un abbandono progressivo di certe aree che ha oramai raggiunto, per una superficie consistente della regione sotto esame, un livello che definirò in questa sede come desertificazione demografica.File | Dimensione | Formato | |
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