«Leggo sempre volentieri le lettere del vostro bravo corrispondente». Reti di persone e istituzioni nelle corrispondenze di storici ed eruditi nei decenni centrali dell’Ottocento

Al centro del saggio sono le corrispondenze di eruditi italiani dei decenni centrali dell’Ottocento. Nella prospettiva adottata lo scambio epistolare viene inteso quale strumento per comunicare informazioni, non solo personali o professionali, ma anche di natura politico-culturale: uno strumento che è a un tempo foriero di riflessioni e commenti, ma anche funzionale all’organizzazione della vita associata di persone e gruppi. E di più, il carteggio è considerato non solo come strumento, ma anche come “fine”: stare in contatto per informarsi e tenere informati i corrispondenti può sostituire altri mezzi di comunicazione – ad esempio la stampa, se quella libera è proibita o strettamente vigilata – ed essere il fondamento per una “rete” di persone unite da un comune interesse. The essay focuses on the correspondence of Italian scholars of the central decades of the nineteenth century. From the perspective adopted, the exchange of letters is understood as a tool for communicating information, not only personal or professional, but also of a political-cultural nature: a tool for reflections and comments, but also functional to the organization of associated life. Furthermore, correspondence is considered not only as a tool, but also as a goal. It can in fact replace other means of communication - for example the press, if the free one is prohibited or strictly supervised - and be the basis for a "network" of people united by a common interest.