La questione posta è semplice: “E’ la piena sovranità monetaria, vale a dire il possesso di una banca centrale di emissione di una valuta non convertibile, condizione necessaria e sufficiente per l’implementazione di politiche di pieno impiego?”. Questa è la tesi in genere sostenuta dagli esponenti e sostenitori della Modern Monetary Theory (MMT). La tesi opposta è quella che vede nell’insorgere di squilibri nei conti esteri l’ostacolo principale alla conduzione di politiche di piena occupazione, problema a fronte del quale la piena sovranità monetaria può solo limitatamente essere d’aiuto. Per vincolo estero si intende l’insorgere di squilibri commerciali (e in generale di partite correnti) prima che le politiche fiscali e monetarie abbiano condotto l’economia in piena occupazione. Un MMT, Philip Pilkington (2013), definisce questa tradizione “kaldoriana” dal nome del grande economista eterodosso Nicholas Kaldor (1908-1986). Questo secondo punto di vista è spesso ricondotto anche all’economista britannico Anthony Thirlwall. Si può con certezza dire che l’economia eterodossa abbia da sempre identificato nel vincolo estero l’ostacolo centrale alle politiche di pieno impiego, allo sviluppo economico. La posizione MMT appare in questa luce peculiare e isolata.

Cesaratto, S. (2019). Il vincolo estero è irrilevante, anzi, fondamentale!. In J. Foggi (a cura di), Tornare al lavoro. Lavoro di cittadinanza e piena occupazione (pp. 333-346). Roma : Castelvecchi.

Il vincolo estero è irrilevante, anzi, fondamentale!

Sergio Cesaratto
2019-01-01

Abstract

La questione posta è semplice: “E’ la piena sovranità monetaria, vale a dire il possesso di una banca centrale di emissione di una valuta non convertibile, condizione necessaria e sufficiente per l’implementazione di politiche di pieno impiego?”. Questa è la tesi in genere sostenuta dagli esponenti e sostenitori della Modern Monetary Theory (MMT). La tesi opposta è quella che vede nell’insorgere di squilibri nei conti esteri l’ostacolo principale alla conduzione di politiche di piena occupazione, problema a fronte del quale la piena sovranità monetaria può solo limitatamente essere d’aiuto. Per vincolo estero si intende l’insorgere di squilibri commerciali (e in generale di partite correnti) prima che le politiche fiscali e monetarie abbiano condotto l’economia in piena occupazione. Un MMT, Philip Pilkington (2013), definisce questa tradizione “kaldoriana” dal nome del grande economista eterodosso Nicholas Kaldor (1908-1986). Questo secondo punto di vista è spesso ricondotto anche all’economista britannico Anthony Thirlwall. Si può con certezza dire che l’economia eterodossa abbia da sempre identificato nel vincolo estero l’ostacolo centrale alle politiche di pieno impiego, allo sviluppo economico. La posizione MMT appare in questa luce peculiare e isolata.
2019
9788832825138
Cesaratto, S. (2019). Il vincolo estero è irrilevante, anzi, fondamentale!. In J. Foggi (a cura di), Tornare al lavoro. Lavoro di cittadinanza e piena occupazione (pp. 333-346). Roma : Castelvecchi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1071422