Il saggio prende le mosse da un intervento di Pizzorusso all’Accademia dei Lincei nel 19924, in cui egli rifletteva sulle regole del processo costituzionale a quasi cinquant’anni dal progetto che Calamandrei presentò alla seconda sottocommissione della Commissione dei 75, soffermandosi proprio sulla pregiudizialità come perno del sistema incidentale. Questa premessa permette all'A. di esaminare i recenti casi di torsione delle regole processuali con riguardo al sindacato sulle leggi elettorali, laddove è stato ormai teorizzato un sistema di controllo nel quale la sussistenza di alcuni presupposti come la pregiudizialità è fortemente attenuata. Infine l'A. cerca di rispondere alla domanda: se la strada per evitare simili torsioni delle regole processuali nel sindacato sulle leggi elettorali, sia allargare le vie d’accesso alla Corte o se invece non sia l’introduzione della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo nelle controversie concernenti atti del procedimento elettorale preparatorio, anche per quelle relative al rinnovo dei due rami del Parlamento nazionale, superando un modello che ormai costituisce un unicum nel panorama del diritto comparato. E la risposta che dà l'A. cade sulla seconda soluzione, a favore dunque dell'introduzione della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Bindi, E. (2018). La torsione delle regole processuali nel sindacato sulle leggi elettorali: ripensare le vie d’accesso alla Corte costituzionale o intervenire sulle zone franche?. In V.M. P. Carrozza (a cura di), Ricordando Alessandro Pizzorusso. La Corte costituzionale di fronte alle sfide del futuro (pp. 189-201). Pisa : Pisa University Press.
La torsione delle regole processuali nel sindacato sulle leggi elettorali: ripensare le vie d’accesso alla Corte costituzionale o intervenire sulle zone franche?
Elena Bindi
2018-01-01
Abstract
Il saggio prende le mosse da un intervento di Pizzorusso all’Accademia dei Lincei nel 19924, in cui egli rifletteva sulle regole del processo costituzionale a quasi cinquant’anni dal progetto che Calamandrei presentò alla seconda sottocommissione della Commissione dei 75, soffermandosi proprio sulla pregiudizialità come perno del sistema incidentale. Questa premessa permette all'A. di esaminare i recenti casi di torsione delle regole processuali con riguardo al sindacato sulle leggi elettorali, laddove è stato ormai teorizzato un sistema di controllo nel quale la sussistenza di alcuni presupposti come la pregiudizialità è fortemente attenuata. Infine l'A. cerca di rispondere alla domanda: se la strada per evitare simili torsioni delle regole processuali nel sindacato sulle leggi elettorali, sia allargare le vie d’accesso alla Corte o se invece non sia l’introduzione della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo nelle controversie concernenti atti del procedimento elettorale preparatorio, anche per quelle relative al rinnovo dei due rami del Parlamento nazionale, superando un modello che ormai costituisce un unicum nel panorama del diritto comparato. E la risposta che dà l'A. cade sulla seconda soluzione, a favore dunque dell'introduzione della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.File | Dimensione | Formato | |
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