Le poesie in dialetto di Zanzotto, in Andrea Zanzotto, In nessuna lingua in nessun luogo. Le poesie in dialetto (1938-2009), nota introduttiva di Giorgio Agamben, prefazione di Stefano Dal Bianco, Quodlibet, Macerata 2019, pp. 15-32. Si tratta di una introduzione al volume che raccoglie l’intera produzione dialettale di Zanzotto, da alcuni importanti inediti giovanili ai singoli testi che, dopo Filò, del 1976, compaiono in tutti i libri successivi dell’autore. Il contributo affronta di petto la complessa diacronia e la funzione del dialetto in Zanzotto, a partire dai suoi rapporti con l’italiano. Dialetto come inconscio della lingua, che permane ovunque anche come sostrato lessicale e sintattico delle stesse poesie in italiano. Tra le acquisizioni critiche si segnala almeno la messa in luce della distanza tra il razionalismo metalinguistico di Filò e il quotidiano rasoterra delle poesie successive fino a Conglomerati, del 2009. La seconda e più cospicua parte del saggio è un commento a tutte le poesie antologizzate, parecchie delle quali recentissime e mai indagate dalla critica. Le notazioni di commento fanno tesoro della critica esistente e arricchiscono di nuovi rilievi il commento puntuale già stilato per il Meridiano Mondadori del 1999. Di ciascun testo successivo a Filò si fornisce una chiave di lettura, con riferimento particolare alla posizione e alla funzione svolta nel contesto delle raccolte originarie di Zanzotto, comprese le più recenti, che non erano entrate nel Meridiano. Il volume è stato recensito nei principali quotidiani nazionali ed è il testo di riferimento per ogni studio che abbia per oggetto la poesia in dialetto di Andrea Zanzotto.

DAL BIANCO, S. (2019). Le poesie in dialetto di Zanzotto, 2, 15-32.

Le poesie in dialetto di Zanzotto

Stefano Dal Bianco
2019-01-01

Abstract

Le poesie in dialetto di Zanzotto, in Andrea Zanzotto, In nessuna lingua in nessun luogo. Le poesie in dialetto (1938-2009), nota introduttiva di Giorgio Agamben, prefazione di Stefano Dal Bianco, Quodlibet, Macerata 2019, pp. 15-32. Si tratta di una introduzione al volume che raccoglie l’intera produzione dialettale di Zanzotto, da alcuni importanti inediti giovanili ai singoli testi che, dopo Filò, del 1976, compaiono in tutti i libri successivi dell’autore. Il contributo affronta di petto la complessa diacronia e la funzione del dialetto in Zanzotto, a partire dai suoi rapporti con l’italiano. Dialetto come inconscio della lingua, che permane ovunque anche come sostrato lessicale e sintattico delle stesse poesie in italiano. Tra le acquisizioni critiche si segnala almeno la messa in luce della distanza tra il razionalismo metalinguistico di Filò e il quotidiano rasoterra delle poesie successive fino a Conglomerati, del 2009. La seconda e più cospicua parte del saggio è un commento a tutte le poesie antologizzate, parecchie delle quali recentissime e mai indagate dalla critica. Le notazioni di commento fanno tesoro della critica esistente e arricchiscono di nuovi rilievi il commento puntuale già stilato per il Meridiano Mondadori del 1999. Di ciascun testo successivo a Filò si fornisce una chiave di lettura, con riferimento particolare alla posizione e alla funzione svolta nel contesto delle raccolte originarie di Zanzotto, comprese le più recenti, che non erano entrate nel Meridiano. Il volume è stato recensito nei principali quotidiani nazionali ed è il testo di riferimento per ogni studio che abbia per oggetto la poesia in dialetto di Andrea Zanzotto.
2019
9788822902726
DAL BIANCO, S. (2019). Le poesie in dialetto di Zanzotto, 2, 15-32.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1063890