La stagione delle scelte: 1943-1945

Le scelte compiute dagli italiani nel difficile biennio 1943-1945, nodo centrale nel dibattito storiografico, sono indagate dall’Autrice con ampio riferimento alla bibliografia disponibile e attraverso l’esame di fonti diversificate: testimonianze orali, diari, lettere, memorie. Una particolare attenzione è rivolta alla produzione letteraria (Pavese, Fenoglio, Calvino e Meneghello) capace di fare luce sulla complessità dell’esperienza resistenziale, sulle sue sfaccettature, sulle difficoltà e sugli errori che l’accompagnarono. Al fine di decostruire alcuni aspetti della retorica resistenziale che, fedeli a consolidate costruzioni di genere, hanno relegato al ruolo di ausiliare e a quello di madri oblative le donne, sono prese in esame le biografie di alcune protagoniste (Ada Gobetti e Alba de Céspedes, in particolar modo). Le loro esperienze confermano un impegno che si discosta dalle rappresentazioni più diffuse e consolidate e lasciano emergere le tante sfaccettature politiche e esistenziali dell’impegno femminile nella Resistenza organizzata e civile. Nella trattazione, il ricorso alle testimonianze dei protagonisti è funzionale all’analisi di momenti e aspetti della “scelta”, che risulta fondata su motivazioni plurime non sempre o del tutto riconducibili alla dimensione politica. Volgendo attenzione alla sfera privata, alle reti amicali e familiari, si sottolinea la commistione tra pubblico e privato sia nelle motivazioni delle scelte compiute delle italiane e degli italiani tra il 1943 e il 1945 sia nelle finalità e nelle progettualità che hanno alimentato le diverse esperienze. Sulla scorta di questa analisi, si sostiene lo sviluppo di diverse Resistenze. Parallelamente, attraverso il medesimo filtro, il saggio esamina l’esperienza e il ruolo di giovani uomini e donne aderenti alla Repubblica sociale italiana.