La regolazione per legge del contratto collettivo aziendale alla luce del sistema costituzionale

La crescente vicinanza tra legge e contrattazione collettiva aziendale costituisce lo spunto per affrontare i limiti che il legislatore incontra, alla luce dei principi costituzionali, nella prospettiva di una regolazione della fonte negoziale collettiva. Dato storico e dato di attualità rappresentano il campo in cui l’analisi viene condotta; difesa della generalità ed esigenza di cambiamento per affrontare le specialità rappresentano invece il substrato per valutare l’opportunità di talune scelte regolative eteronome ad opera della legge. Scelte che tuttavia rendono imprescindibile il confronto, da un lato, con la progettualità che connota l’art. 39 Cost., nel costituire un tassello dell’apparato di norme costituzionali con cui rendere partecipe il sindacato di un progetto costituzionale di organizzazione dello Stato e, dall’altro, con gli articoli 39 e 70 ss. della Costituzione, nel loro dettare sia una specifica declinazione degli attori ai quali è rimessa la regolazione di istituti aventi portata normativa, sia la funzione di quegli attori nell’ordinamento giuridico, sia l’assetto tra loro delle relative norme, ovvero tra legge e contratto collettivo aziendale nel sistema delle fonti del diritto.