«Statistiche sanitarie di alta qualità sono essenziali per progettare e sviluppare politiche sanitarie in tutti i paesi. In particolare i dati sui fattori di rischio per le malattie degenerative sono cruciali per predire il futuro «carico di malattia» nelle popolazioni e per identificare i possibili interventi per ridurlo». Con queste parole inizia «The SuRF Report 1» dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un agile strumento multimediale, pubblicato nel 2003, con lo scopo di presentare in forma omogenea dati recenti sulla prevalenza dei fattori di rischio e delle malattie cronico-degenerative, rappresentativi a livello nazionale, scelti in base ai seguenti criteri: contributo sostanziale alla mortalità e morbosità delle malattie considerate, modificabilità in prevenzione primaria e facile misurabilità nelle popolazioni. Al Rapporto SuRF ha contribuito l’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC), iniziativa nata nel 1998 dalla collaborazione fra l’Area Prevenzione dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha permesso una sistematica e standardizzata raccolta di dati sui fattori di rischio cardiovascolare e sullo stato del controllo di quelli modificabili, in circa 10.000 persone di età compresa fra 35 e 74 anni, estratti in modo casuale dalla popolazione generale, di 51 comuni italiani dislocati su tutto il territorio nazionale, per la cui descrizione si rimanda al Rapporto Osservasalute 2003. Le valutazioni trasversali dei fattori di rischio cardiovascolare, pur fondamentali, sono solo il primo passo per valutare l’efficienza e l’efficacia delle politiche di prevenzione. La disponibilità di dati standardizzati raccolti con la stessa procedura e metodologia in tempi meno recenti permette di valutare in modo più appropriato quali sono stati i miglioramenti derivati dalle azioni di prevenzione primaria e secondaria nella popolazione generale. L’unico studio di dimensioni nazionali con dati sufficientemente standardizzati che consentano almeno una comparazione scientifica dei principali fattori di rischio cardiovascolare, è lo studio RIFLE (RIsk Factors and Life Expectancy). Il RIFLE è un progetto che è riuscito a costruire una banca dati unica da 9 studi di popolazione condotti in Italia tra il 1978 e il 1987, comprendenti 50 campioni demografici e due coorti occupazionali, di popolazioni residenti in 13 regioni, per un totale di circa 70.000 persone, all’incirca metà uomini e metà donne, di età compresa tra 20 e 69 anni. Questi dati rappresentano le migliori informazioni disponibili sui fattori di rischio cardiovascolare in relazione alla situazione italiana della prima metà degli anni ’80. Pertanto per l’inizio degli anni ’80 e i primi anni 2000 abbiamo utilizzato i dati dei due progetti, RIFLE e OEC, standardizzando allo stesso modo i dati RIFLE e quelli dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Italiano.

Giampaoli, S., Vanuzzo, D., Liguori, G., Nante, N. (2004). Malattie Cardiovascolari, fattori di rischio e stili di vita. In Rapporto Osservasalute 2004 "Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane" (pp. 53-76). Prex S. p. A..

Malattie Cardiovascolari, fattori di rischio e stili di vita

Nante, N.
2004-01-01

Abstract

«Statistiche sanitarie di alta qualità sono essenziali per progettare e sviluppare politiche sanitarie in tutti i paesi. In particolare i dati sui fattori di rischio per le malattie degenerative sono cruciali per predire il futuro «carico di malattia» nelle popolazioni e per identificare i possibili interventi per ridurlo». Con queste parole inizia «The SuRF Report 1» dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un agile strumento multimediale, pubblicato nel 2003, con lo scopo di presentare in forma omogenea dati recenti sulla prevalenza dei fattori di rischio e delle malattie cronico-degenerative, rappresentativi a livello nazionale, scelti in base ai seguenti criteri: contributo sostanziale alla mortalità e morbosità delle malattie considerate, modificabilità in prevenzione primaria e facile misurabilità nelle popolazioni. Al Rapporto SuRF ha contribuito l’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC), iniziativa nata nel 1998 dalla collaborazione fra l’Area Prevenzione dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha permesso una sistematica e standardizzata raccolta di dati sui fattori di rischio cardiovascolare e sullo stato del controllo di quelli modificabili, in circa 10.000 persone di età compresa fra 35 e 74 anni, estratti in modo casuale dalla popolazione generale, di 51 comuni italiani dislocati su tutto il territorio nazionale, per la cui descrizione si rimanda al Rapporto Osservasalute 2003. Le valutazioni trasversali dei fattori di rischio cardiovascolare, pur fondamentali, sono solo il primo passo per valutare l’efficienza e l’efficacia delle politiche di prevenzione. La disponibilità di dati standardizzati raccolti con la stessa procedura e metodologia in tempi meno recenti permette di valutare in modo più appropriato quali sono stati i miglioramenti derivati dalle azioni di prevenzione primaria e secondaria nella popolazione generale. L’unico studio di dimensioni nazionali con dati sufficientemente standardizzati che consentano almeno una comparazione scientifica dei principali fattori di rischio cardiovascolare, è lo studio RIFLE (RIsk Factors and Life Expectancy). Il RIFLE è un progetto che è riuscito a costruire una banca dati unica da 9 studi di popolazione condotti in Italia tra il 1978 e il 1987, comprendenti 50 campioni demografici e due coorti occupazionali, di popolazioni residenti in 13 regioni, per un totale di circa 70.000 persone, all’incirca metà uomini e metà donne, di età compresa tra 20 e 69 anni. Questi dati rappresentano le migliori informazioni disponibili sui fattori di rischio cardiovascolare in relazione alla situazione italiana della prima metà degli anni ’80. Pertanto per l’inizio degli anni ’80 e i primi anni 2000 abbiamo utilizzato i dati dei due progetti, RIFLE e OEC, standardizzando allo stesso modo i dati RIFLE e quelli dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Italiano.
2004
88-343-5016-2
Giampaoli, S., Vanuzzo, D., Liguori, G., Nante, N. (2004). Malattie Cardiovascolari, fattori di rischio e stili di vita. In Rapporto Osservasalute 2004 "Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane" (pp. 53-76). Prex S. p. A..
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1008687
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