La collezione di mappe (circa 2500), insieme con innumerevoli documenti scritti (alcune centinaia di filze/cartelle/buste) – denominata RAT e conservata nell’Archivio Nazionale di Praga– ha avuto origine dopo il 27 aprile 1859 e l’esilio dell’ultimo granduca di Toscana Leopoldo II di Asburgo Lorena. A più riprese, l’archivio di famiglia e di governo dei tre sovrani (Pietro Leopoldo, Ferdinando III e Leopoldo II) venne trasferito dalla reggia fiorentina di Palazzo Pitti alle residenze degli Asburgo-Lorena in Austria e in Cecoslovacchia e alla fine fu raccolto a Praga. Dagli anni ’60 del XX secolo l’archivio è stato inventariato e fatto conoscere da studiosi e archivisti Toscani e Cechi, soprattutto mediante tre esposizioni a Firenze (1991), a Siena (1997) e a Pisa (2008). Nel corso di sette missioni a Praga, i due autori hanno studiato analiticamente e schedato le mappe, che rientrano nel progetto di archivio on line “Imago Tusciae". Le mappe sono quasi tutte manoscritte e risalgono ai secoli XVIII e XIX. Esse risultano rappresentazioni originali, disegnate dai migliori tecnici del Granducato di Toscana. Esse illustrano le più diverse realtà territoriali, a fini di progettazione di riforme amministrative ed economiche e di grandi lavori pubblici: bonifiche di acquitrini e sistemazioni fluviali, interventi alle vie di comunicazione, ai centri urbani e ai principali fabbricati militari, civili e religiosi. Nella collezione sono anche presenti le più importanti mappe di insieme/corografie della Toscana e delle sue sub-regioni, mappe dei confini e ben sette cabrei (della seconda metà del XVIII secolo) che rappresentano il grande patrimonio fondiario e immobiliare dello stato: fattorie e poderi, ville, opifici, palazzi cittadini e edifici religiosi.
Guarducci, A., Rombai, L. (2015). Le mappe degli Asburgo Lorena di Toscana nell'Archivio Nazionale di Praga. In Trame nello spazio. Quaderni di geografia storica e quantitativa. 5 (pp. 73-100). Firenze : All'Insegna del Giglio.
Le mappe degli Asburgo Lorena di Toscana nell'Archivio Nazionale di Praga
Guarducci Anna;
2015-01-01
Abstract
La collezione di mappe (circa 2500), insieme con innumerevoli documenti scritti (alcune centinaia di filze/cartelle/buste) – denominata RAT e conservata nell’Archivio Nazionale di Praga– ha avuto origine dopo il 27 aprile 1859 e l’esilio dell’ultimo granduca di Toscana Leopoldo II di Asburgo Lorena. A più riprese, l’archivio di famiglia e di governo dei tre sovrani (Pietro Leopoldo, Ferdinando III e Leopoldo II) venne trasferito dalla reggia fiorentina di Palazzo Pitti alle residenze degli Asburgo-Lorena in Austria e in Cecoslovacchia e alla fine fu raccolto a Praga. Dagli anni ’60 del XX secolo l’archivio è stato inventariato e fatto conoscere da studiosi e archivisti Toscani e Cechi, soprattutto mediante tre esposizioni a Firenze (1991), a Siena (1997) e a Pisa (2008). Nel corso di sette missioni a Praga, i due autori hanno studiato analiticamente e schedato le mappe, che rientrano nel progetto di archivio on line “Imago Tusciae". Le mappe sono quasi tutte manoscritte e risalgono ai secoli XVIII e XIX. Esse risultano rappresentazioni originali, disegnate dai migliori tecnici del Granducato di Toscana. Esse illustrano le più diverse realtà territoriali, a fini di progettazione di riforme amministrative ed economiche e di grandi lavori pubblici: bonifiche di acquitrini e sistemazioni fluviali, interventi alle vie di comunicazione, ai centri urbani e ai principali fabbricati militari, civili e religiosi. Nella collezione sono anche presenti le più importanti mappe di insieme/corografie della Toscana e delle sue sub-regioni, mappe dei confini e ben sette cabrei (della seconda metà del XVIII secolo) che rappresentano il grande patrimonio fondiario e immobiliare dello stato: fattorie e poderi, ville, opifici, palazzi cittadini e edifici religiosi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Guarducci-Rombai_Trame5-Praga-2015.pdf
non disponibili
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
PDF editoriale
Licenza:
PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione
2.47 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.47 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1004685