Il presente contributo è pensato per la formazione universitaria degli operatori della salute che operano in ambito sanitario (medici, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, tecnici della riabilitazione, educatori professionali, ecc.) e che si trovano costantemente ad avere a che fare con fenomeni multidimensionali quali il corpo, la salute e la malattia. Nei rispettivi contesti lavorativi infatti, queste figure lavorano sulla salute delle persone, educano durante l’esperienza della malattia e sviluppano relazioni di cura e di presa in carico, ma difficilmente sembra riescano ad attivare nella loro formazione una riflessione profonda ed articolata su questi temi, sulla loro declinazione all’interno di una relazione educativa e sui significati nascosti che essi nascondono e trasmettono. Partendo dalla propria esperienza didattica, l’Autore utilizza alcuni metodi e idee di base dell’antropologia culturale come degli utensili concettuali attraverso cui scomporre alcune delle realtà nelle quali queste figure sono quotidianamente immerse e chiamate ad intervenire.
Orefice, C. (2011). Costruire la consapevolezza dei modi di stare al mondo. In C.O. P. de Mennato (a cura di), Educarsi alla "cura". Un itinerario riflessivo tra frammenti e sequenze (pp. 123-176). Lecce : Pensa MultiMedia srl.
Costruire la consapevolezza dei modi di stare al mondo
OREFICE, CARLO
2011-01-01
Abstract
Il presente contributo è pensato per la formazione universitaria degli operatori della salute che operano in ambito sanitario (medici, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, tecnici della riabilitazione, educatori professionali, ecc.) e che si trovano costantemente ad avere a che fare con fenomeni multidimensionali quali il corpo, la salute e la malattia. Nei rispettivi contesti lavorativi infatti, queste figure lavorano sulla salute delle persone, educano durante l’esperienza della malattia e sviluppano relazioni di cura e di presa in carico, ma difficilmente sembra riescano ad attivare nella loro formazione una riflessione profonda ed articolata su questi temi, sulla loro declinazione all’interno di una relazione educativa e sui significati nascosti che essi nascondono e trasmettono. Partendo dalla propria esperienza didattica, l’Autore utilizza alcuni metodi e idee di base dell’antropologia culturale come degli utensili concettuali attraverso cui scomporre alcune delle realtà nelle quali queste figure sono quotidianamente immerse e chiamate ad intervenire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1004280
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