E’ soprattutto a partire dalla fine della seconda guerra mondiale che il concetto di persona, il principio del valore e della dignità della persona umana, si è generalmente affermato. Sviluppatosi come reazione alle ideologie totalitarie, e in specie al nazismo, che nel corso degli anni Trenta avevano coltivato un progetto di depersonalizzazione dell’uomo, di schiacciamento della persona sul dato biologico del corpo, l’idea di persona è stata proclamata nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948 e nelle Costituzioni democratiche del secondo dopoguerra e affidata alla cosiddetta tutela multilivello dei diritti ad opera delle Corti nazionali, sovranazionali e internazionali. Ma ancora oggi bisogna rilevare che i diritti fondamentali della persona, a principiare dal diritto alla vita, rimangono largamente privi di una tutela effettiva. E in questi ultimi anni un’ipotesi inquietante è stata affacciata, in campo filosofico, da Roberto Esposito: «che il sostanziale fallimento dei diritti umani – la mancata ricomposizione tra diritto e vita – abbia luogo non nonostante, ma in ragione dell’affermarsi dell’ideologia della persona», intesa come un dispositivo teologico-politico, d’origine romana e cristiana, che produce lo sdoppiamento tra persona ed essere umano e segna l’intera storia dell’occidente. In questo scritto sono esaminati due temi legati concettualmente, contigui, il primo è la figura retorica della sineddoche, che, a nostro avviso, la parola persona ha assunto nella filosofia italiana di quest’ultimi anni, nell’opera di Roberto Esposito, col trasferimento del significato di ‘dispositivo’, dal tutto alla parte, dal concetto diritto a quello di persona; il secondo è il significato che il termine persona ha assunto nel corso della storia del diritto e, rispetto alla concezione formale codicistica del termine soggetto di diritto, nella civilistica italiana del secondo Novecento .

Cianferotti, G. (2015). Considerazioni sulla sineddoche della persona nella filosofia italiana e sul dualismo tra soggetto e persona nella civilistica del secondo Novecento. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO E PROCEDURA CIVILE, 69(3), 749-785.

Considerazioni sulla sineddoche della persona nella filosofia italiana e sul dualismo tra soggetto e persona nella civilistica del secondo Novecento

CIANFEROTTI, GIULIO
2015-01-01

Abstract

E’ soprattutto a partire dalla fine della seconda guerra mondiale che il concetto di persona, il principio del valore e della dignità della persona umana, si è generalmente affermato. Sviluppatosi come reazione alle ideologie totalitarie, e in specie al nazismo, che nel corso degli anni Trenta avevano coltivato un progetto di depersonalizzazione dell’uomo, di schiacciamento della persona sul dato biologico del corpo, l’idea di persona è stata proclamata nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948 e nelle Costituzioni democratiche del secondo dopoguerra e affidata alla cosiddetta tutela multilivello dei diritti ad opera delle Corti nazionali, sovranazionali e internazionali. Ma ancora oggi bisogna rilevare che i diritti fondamentali della persona, a principiare dal diritto alla vita, rimangono largamente privi di una tutela effettiva. E in questi ultimi anni un’ipotesi inquietante è stata affacciata, in campo filosofico, da Roberto Esposito: «che il sostanziale fallimento dei diritti umani – la mancata ricomposizione tra diritto e vita – abbia luogo non nonostante, ma in ragione dell’affermarsi dell’ideologia della persona», intesa come un dispositivo teologico-politico, d’origine romana e cristiana, che produce lo sdoppiamento tra persona ed essere umano e segna l’intera storia dell’occidente. In questo scritto sono esaminati due temi legati concettualmente, contigui, il primo è la figura retorica della sineddoche, che, a nostro avviso, la parola persona ha assunto nella filosofia italiana di quest’ultimi anni, nell’opera di Roberto Esposito, col trasferimento del significato di ‘dispositivo’, dal tutto alla parte, dal concetto diritto a quello di persona; il secondo è il significato che il termine persona ha assunto nel corso della storia del diritto e, rispetto alla concezione formale codicistica del termine soggetto di diritto, nella civilistica italiana del secondo Novecento .
2015
Cianferotti, G. (2015). Considerazioni sulla sineddoche della persona nella filosofia italiana e sul dualismo tra soggetto e persona nella civilistica del secondo Novecento. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO E PROCEDURA CIVILE, 69(3), 749-785.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/983713