La relazione tra potere e legittimità è al cuore degli studi che Guglielmo Ferrero condusse durante i dodici anni trascorsi a Ginevra, dal 1930 al 1942. L’autore di Pouvoir indaga attentamente la crisi epocale dell’Europa, offrendo anche un’originale rilettura delle guerre che hanno martoriato il Vecchio Continente tra Ottocento e Novecento. Egli si sofferma soprattutto sulle radici storiche di quei conflitti, sulle condizioni della pace e della giustizia, sulla situazione costantemente “rivoluzionaria” che ha segnato l’Europa dal 1789 fino all’immane disastro della seconda guerra mondiale. Questa monografia su Ferrero include alcuni elementi essenziali della sua bio- grafia intellettuale e offre una presentazione sintetica della teoria della legittimità, quale fu elaborata negli anni della permanenza in Svizzera. Una particolare attenzione è riservata al problema della “rottura” rivoluzionaria e della profonda crisi giuridica che essa ha implicato per la civiltà europea. L’intento è accostare le implicazioni culturali del malessere che ha riguardato l’Europa durante l’età contemporanea: un disagio che può essere vinto, per Ferrero, solo se c’è la volontà di difendere quei principi della civiltà occidentale che gli inquieti protagonisti delle rivoluzioni moderne avrebbero voluto condannare all’oblio. Il testo evidenzia dunque il peculiare conservatorismo liberale dello storico italiano, che anche grazie al contatto con la società elvetica ha saputo unire senso della realtà, rispetto per la diversità, disponibilità a mediare e negoziare, attenzione alla concretezza dei rapporti umani.

Lottieri, C. (2015). Guglielmo Ferrero. Quale pensatore “elvetico”: Legittimità, libertà e potere. Roma : Studium.

Guglielmo Ferrero. Quale pensatore “elvetico”: Legittimità, libertà e potere

LOTTIERI, CARLO
2015-01-01

Abstract

La relazione tra potere e legittimità è al cuore degli studi che Guglielmo Ferrero condusse durante i dodici anni trascorsi a Ginevra, dal 1930 al 1942. L’autore di Pouvoir indaga attentamente la crisi epocale dell’Europa, offrendo anche un’originale rilettura delle guerre che hanno martoriato il Vecchio Continente tra Ottocento e Novecento. Egli si sofferma soprattutto sulle radici storiche di quei conflitti, sulle condizioni della pace e della giustizia, sulla situazione costantemente “rivoluzionaria” che ha segnato l’Europa dal 1789 fino all’immane disastro della seconda guerra mondiale. Questa monografia su Ferrero include alcuni elementi essenziali della sua bio- grafia intellettuale e offre una presentazione sintetica della teoria della legittimità, quale fu elaborata negli anni della permanenza in Svizzera. Una particolare attenzione è riservata al problema della “rottura” rivoluzionaria e della profonda crisi giuridica che essa ha implicato per la civiltà europea. L’intento è accostare le implicazioni culturali del malessere che ha riguardato l’Europa durante l’età contemporanea: un disagio che può essere vinto, per Ferrero, solo se c’è la volontà di difendere quei principi della civiltà occidentale che gli inquieti protagonisti delle rivoluzioni moderne avrebbero voluto condannare all’oblio. Il testo evidenzia dunque il peculiare conservatorismo liberale dello storico italiano, che anche grazie al contatto con la società elvetica ha saputo unire senso della realtà, rispetto per la diversità, disponibilità a mediare e negoziare, attenzione alla concretezza dei rapporti umani.
2015
978-88-382-4314-1
Lottieri, C. (2015). Guglielmo Ferrero. Quale pensatore “elvetico”: Legittimità, libertà e potere. Roma : Studium.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/982535