La Corte costituzionale, con la sentenza n. 132/2015, ha affermato che il contraddittorio anticipato è obbligatorio, sempre e in ogni caso. I giudici di palazzo della Consulta affrontano incidentalmente anche un’altra questione: la rilevabilità d’ufficio da parte delle Commissioni tributarie della violazione del divieto d’abuso, non contestata, come tale, dall’Amministrazione finanziaria nell’avviso d’accertamento impugnato. La sanzione della nullità dell’atto conclusivo del procedimento, dice la Consulta, trova ragione in una divergenza di quest’ultimo dal modello normativo. Ci si pone tuttavia due interrogativi: si possono dire realmente rispettati il principio di ragionevolezza e quello di proporzionalità della conseguenza giuridica rispetto al fatto e agli interessi delle parti del rapporto d’imposta? E poi, il divieto per il giudice di qualificare come abusive le fattispecie diversamente configurate dall'Amministrazione è conforme ai poteri propri della funzione giurisdizionale?
Giovannini, A. (2015). Note controcorrente su nullità dell'avviso senza contraddittorio e non rilevabilità d'ufficio dell'abuso. CORRIERE TRIBUTARIO(46), 4506-4512.
Note controcorrente su nullità dell'avviso senza contraddittorio e non rilevabilità d'ufficio dell'abuso
GIOVANNINI, ALESSANDRO
2015-01-01
Abstract
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 132/2015, ha affermato che il contraddittorio anticipato è obbligatorio, sempre e in ogni caso. I giudici di palazzo della Consulta affrontano incidentalmente anche un’altra questione: la rilevabilità d’ufficio da parte delle Commissioni tributarie della violazione del divieto d’abuso, non contestata, come tale, dall’Amministrazione finanziaria nell’avviso d’accertamento impugnato. La sanzione della nullità dell’atto conclusivo del procedimento, dice la Consulta, trova ragione in una divergenza di quest’ultimo dal modello normativo. Ci si pone tuttavia due interrogativi: si possono dire realmente rispettati il principio di ragionevolezza e quello di proporzionalità della conseguenza giuridica rispetto al fatto e agli interessi delle parti del rapporto d’imposta? E poi, il divieto per il giudice di qualificare come abusive le fattispecie diversamente configurate dall'Amministrazione è conforme ai poteri propri della funzione giurisdizionale?File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
corrieretributario_2015_46.pdf
non disponibili
Tipologia:
PDF editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
170.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
170.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/982059