Lo scopo dello scritto è quello di ricostruire l'attività interna svolta dalle amministrazioni pubbliche dall'Unità in poi, al fine di illustrare il ruolo rilevante che essa ha assunto nella storia d'Italia. L'attività interna della pubblica amministrazione, “materiale povero” che non ha ricevuto l'attenzione che avrebbe meritato nella comunità dei giuristi, rappresenta lo snodo tra politica e amministrazione, luogo privilegiato da cui osservare le intime relazioni che intercorrono tra l'apparato amministrativo ed il potere politico. La struttura di questa attività interna segue i cambiamenti che intervengono nel corso degli anni nelle differenti forme di Stato e di governo a partire dal tempo dell'unità nazionale, così come appare in posizione ancillare rispetto alle teorie giuridiche dominanti del momento. Dai diritti speciali di supremazia di Santi Romano agli ordinamenti giuridici interni, dalla discrezionalità di Giannini al neocostituzionalismo, le più recenti ricostruzioni insistono su un legame dogmatico tra funzione ed organizzazione: ora saldate insieme in una relazione che, da una prospettiva monistica, viene ampiamente riconosciuta come reciproca . E' a partire dall'angolo visuale e dalla categoria dottrinale del principio di funzionalità che si possono meglio afferrare le forme correnti dell'attività interna. Questa funzione (che adesso è divenuta una pluralità di attività, differenti sia nella natura che nella sostanza, attinenti per esempio alle politiche pubbliche o al management, finalizzate alla produzione di conoscenze o alla raccolta di informazioni , alcune fine a se stesse ed altre strumentali ad altri scopi) in effetti permette all'attività amministrativa interna di prevalere sulle sue controparti esterne. Se l'attenzione si sposta dal rapporto autorità/libertà tipica dello Stato liberale allo Stato come fornitore di servizi, l'attività interna mostra chiarissimo il segno del delicato equilibrio che l'amministrazione deve perseguire mentre oscilla senza fine tra poli opposti (per esempio, tra processi decisionali tecnici o politici), e contemporaneamente persegue l'obiettivo di una rappresentanza di interessi genuinamente democratica.

Cianferotti, G. (2011). L'attività interna nella storia dell'amministrazione italiana. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO, 61(3), 725-786.

L'attività interna nella storia dell'amministrazione italiana

CIANFEROTTI, GIULIO
2011-01-01

Abstract

Lo scopo dello scritto è quello di ricostruire l'attività interna svolta dalle amministrazioni pubbliche dall'Unità in poi, al fine di illustrare il ruolo rilevante che essa ha assunto nella storia d'Italia. L'attività interna della pubblica amministrazione, “materiale povero” che non ha ricevuto l'attenzione che avrebbe meritato nella comunità dei giuristi, rappresenta lo snodo tra politica e amministrazione, luogo privilegiato da cui osservare le intime relazioni che intercorrono tra l'apparato amministrativo ed il potere politico. La struttura di questa attività interna segue i cambiamenti che intervengono nel corso degli anni nelle differenti forme di Stato e di governo a partire dal tempo dell'unità nazionale, così come appare in posizione ancillare rispetto alle teorie giuridiche dominanti del momento. Dai diritti speciali di supremazia di Santi Romano agli ordinamenti giuridici interni, dalla discrezionalità di Giannini al neocostituzionalismo, le più recenti ricostruzioni insistono su un legame dogmatico tra funzione ed organizzazione: ora saldate insieme in una relazione che, da una prospettiva monistica, viene ampiamente riconosciuta come reciproca . E' a partire dall'angolo visuale e dalla categoria dottrinale del principio di funzionalità che si possono meglio afferrare le forme correnti dell'attività interna. Questa funzione (che adesso è divenuta una pluralità di attività, differenti sia nella natura che nella sostanza, attinenti per esempio alle politiche pubbliche o al management, finalizzate alla produzione di conoscenze o alla raccolta di informazioni , alcune fine a se stesse ed altre strumentali ad altri scopi) in effetti permette all'attività amministrativa interna di prevalere sulle sue controparti esterne. Se l'attenzione si sposta dal rapporto autorità/libertà tipica dello Stato liberale allo Stato come fornitore di servizi, l'attività interna mostra chiarissimo il segno del delicato equilibrio che l'amministrazione deve perseguire mentre oscilla senza fine tra poli opposti (per esempio, tra processi decisionali tecnici o politici), e contemporaneamente persegue l'obiettivo di una rappresentanza di interessi genuinamente democratica.
2011
Cianferotti, G. (2011). L'attività interna nella storia dell'amministrazione italiana. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO, 61(3), 725-786.
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