Momenti, pratiche e linguaggi diversi riletti, ponendo sullo sfondo la figura e le esperienze di Andrea Pazienza, attraverso il confronto di artisti di generazioni che hanno scandito gli ultimi quattro decenni: dagli esiti finali di Nuova figurazione dei primi anni Settanta alle giovanissime esperienze che operano nella sfera del digitale, passando per le interferenze e le aperture transavanguardiste, per il citazionismo, per la nuova astrazione italiana, intercettando la fotografia come linguaggio non appartato da pratiche immaginifiche. Il testo è strutturato in tre parti: Attraversare i luoghi traduce l’esercizio del viaggio, del suo procedere in un luogo e, al tempo stesso, del pensiero come “movimento dello spirito”, concentrando l’attenzione, spiega l’autore, sull’ alveolo della città, l’urbano come viaggio nel sé. La seconda è posta sotto il titolo La pratica della figura e propone lo specchio, il doppio, il riflesso, dunque, l’immagine come ritratto-autoritratto. In fine La seduzione del mito guarda alle figure che abitano i ‘vivi’ territori degli archetipi.

Bignardi, M. (2009). In bilico sul confine dell'immagine. In Persistenze sul confine dell'immagine. Ripensando ad Andrea pazienza (pp. 7-12). FOGGIA : Cludio Grenzi Editore.

In bilico sul confine dell'immagine

BIGNARDI, MASSIMO
2009-01-01

Abstract

Momenti, pratiche e linguaggi diversi riletti, ponendo sullo sfondo la figura e le esperienze di Andrea Pazienza, attraverso il confronto di artisti di generazioni che hanno scandito gli ultimi quattro decenni: dagli esiti finali di Nuova figurazione dei primi anni Settanta alle giovanissime esperienze che operano nella sfera del digitale, passando per le interferenze e le aperture transavanguardiste, per il citazionismo, per la nuova astrazione italiana, intercettando la fotografia come linguaggio non appartato da pratiche immaginifiche. Il testo è strutturato in tre parti: Attraversare i luoghi traduce l’esercizio del viaggio, del suo procedere in un luogo e, al tempo stesso, del pensiero come “movimento dello spirito”, concentrando l’attenzione, spiega l’autore, sull’ alveolo della città, l’urbano come viaggio nel sé. La seconda è posta sotto il titolo La pratica della figura e propone lo specchio, il doppio, il riflesso, dunque, l’immagine come ritratto-autoritratto. In fine La seduzione del mito guarda alle figure che abitano i ‘vivi’ territori degli archetipi.
2009
9788884313300
Bignardi, M. (2009). In bilico sul confine dell'immagine. In Persistenze sul confine dell'immagine. Ripensando ad Andrea pazienza (pp. 7-12). FOGGIA : Cludio Grenzi Editore.
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